La guerra dei diritti del calcio: così Sky è rimasta senza gol (in differita)

Con una strana decisione la Lega nega alla tv satellitare le sintesi delle gare esclusiva DAZN rinunciando a incassare denaro. Il niet dopo una lettera con minacce di causa dal nuovo partner commerciale…


La lettera è cordiale nella forma (“Caro Luigi” l’incipit) ma dura nel contenuto. Una comunicazione formale – che Panorama.it ha avuto modo di visionare – inviata dai vertici di DAZN all’amministratore delegato della Lega Serie A, Luigi De Siervo per imporre uno stop all’ipotesi di mettere in vendita un pacchetto per le cosiddette “immagini salienti di tutti gli Eventi del Pacchetto 1” dedicate alle emittenti “a pagamento”. In parole semplici gli highlights delle 7 partite di ciascuna giornata che DAZN si è garantita in esclusiva per la sua piattaforma e che sarebbero serviti a Sky per confezionare un prodotto editoriale di supporto alla trasmissione delle 3 prese in co-esclusiva con la Ott uscita vincente dall’asta per il triennio 2021-2024.

Input recepito a larga maggioranza dai presidenti della Serie A (13 favorevoli e 7 contrari) e che avrà come effetto l’impossibilità di Sky di mostrare, dopo la fine di quelle partite, le stesse immagini all’interno di programmi dedicati diversamente di quanto potrà quasi certamente accadere alle televisioni in chiaro, con la Rai impegnata nel tentativo di salvare la storica trasmissione ’90° Minuto’ e le altre emittenti comunque interessate a garantirsi la possibilità di non lasciare al buio i propri telespettatori.

La lettera inviata da DAZN alla Lega Serie A è datata 21 luglio scorso una volta appreso “in via informale” dei movimenti di Sky con i presidenti delle società per verificare la possibilità di creare un pacchetto per gli highlights. Eventualità tecnicamente consentita dal bando, che lascia ampio mandato agli uomini di via Rosellini di commercializzare tutto quanto non previsto dal singolo pacchetto acquisito da un licenziatario, nel caso di DAZN la diretta delle 7 gare in esclusiva. Aumentando i ricavi, notizia certamente non sgradita a club che, in piena crisi Covid, sono alla disperata ricerca di denaro e anche sulla base di questa aspettativa hanno preferito gli 840 milioni di euro investiti da DAZN alla cifra messa sul tavolo da Sky.

Per gli highlights a pagamento, però, non pare interessare. Nella lettera, che si conclude con la minaccia della Ott di andare per tribunali nel caso la Lega tratti con Sky, DAZN spiega che la concessione delle immagini salienti violerebbe l’esclusiva acquisita e pagata a caro prezzo “in quanto finirebbe per abituare una parte significativa degli appassionati a godere solo delle immagini salienti piuttosto che dell’intero Evento”. Tradotto: rinunciare all’abbonamento di DAZN per tenersi quello di Sky facendosi bastare i 3 minuti di un servizio confezionato post-partita.

Da qui il niet che deve aver convinto i presidenti, se è vero che la possibilità di creare il pacchetto è stata abbandonata. Anche se il bando concede margini di manovra, al di fuori dell’esclusiva della diretta della gara, il cui valore – secondo DAZN – subirebbe “una modifica sostanziale e peggiorativa ex-post” e uno “svilimento più globale dell’investimento effettuato da DAZN e in generale del prodotto calcio in Italia”. Gli stessi margini di manovra evocati dalla Lega per provare a far passare lo spezzatino integrale delle 10 partite in 10 slot diversi, condizione migliorativa per chi aveva acquisito i diritti pagando per averne 8.

L’assemblea questa volta ha scelto di non procedere proteggendo di fatto DAZN che in due giorni ha incassato questo assist dai presidenti e il via libera dell’Antitrust all’offerta commerciale del partner Tim. Sky si lecca le ferite, col sospetto di essere vittima di una misura ad personam che finirà, però, per penalizzare anche milioni di tifosi abbonati decisi a non abbandonare la tv satellitare malgrado la sconfitta nella guerra del diritti del calcio italiano.

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