Green Pass: come scaricarlo e cosa fare se non arrivano i codici

A partire dal 6 agosto per andare al bar, al ristorante, a mostre, concerti, eventi pubblici o per viaggiare servirà il Green Pass.

Si tratta di quel documento individuale approvato dall’UE che viene rilasciato in caso si abbia ricevuto il vaccino Covid, si sia guariti dalla malattia o si abbia esito negativo di un tampone eseguito non più tardi di 48 ore prima.

TUTTO SUL GREEN PASS

Al momento in Italia sono già stati scaricati 40 milioni di Green Pass, ma con ogni probabilità – come avvenuto in Francia – d’ora in avanti, con l’entrata in vigore del decreto che ne prevede l’obbligatorietà, le richieste del certificato si moltiplicheranno con il rischio di incorrere in intoppi e ritardi cui i tecnici stanno già lavorando per limitarli il prima possibile.

Come ottenere il Green Pass

Ottenere il Green Pass è semplice e veloce. Una volta che si hanno i requisiti necessari (tampone negativo, vaccino o guarigione) si riceve un Sms che contiene il codice authcode che serve per scaricare il certificato dal portale dgc.gov.it o dall’app Immuni. In alternativa il pass verde si trova direttamente sull’app IO.

I codici

Scaricato il certificato bisogna attendere che vengano inviati i codici per attivarlo e talvolta accade che tali codici tardino ad arrivare per problemi di mancata comunicazione tra gli enti coinvolti nel flusso dei dati.

In questo caso: niente panico. Sia in Italia sia in Europa fino al 12 agosto è accettato anche il formato cartaceo del QR Code che viene rilasciato al momento del vaccino, quando viene dato l’esito del tampone oppure nel momento in cui il medico attesti l’avvenuta guarigione dal virus.

Cosa fare se non arrivano i codici

In caso di mancata ricezione dei codici (o di smarrimento dei medesimi) il numero da chiamare è il 1500 munendosi di santa pazienza visto che, da quanto riferiscono gli utenti, tende a essere sempre occupato.

In alternativa bisogna contattare chi ha eseguito il tampone, effettuato il vaccino o emesso il certificato di guarigione.

Palazzo Chigi fa sapere che presto sarà disponibile una sezione online ad hoc per richiedere in autonomia il codice mai arrivato o smarrito.

Casi particolari

Ci sono poi i casi speciali. Ad esempio quello di chi è guarito dal Covid-19 negli ultimi 12 mesi che deve sottoporsi a una sola inoculazione del vaccino visto che ha già sviluppato gli anticorpi al Sars-CoV-2.

Questa persona riceverà una certificazione verde Covid della durata di nove mesi che sostituisce il Green pass eventualmente già in possesso per la guarigione, cioè quello che dura di sei mesi.

C’è poi invece il caso di chi si ammala dopo aver già ricevuto la prima dose di vaccino, che quindi può avere il Green pass di guarigione valido sei mesi; ma se egli effettua la seconda dose avrà poi il Green pass di vaccinazione valido nove mesi.

Per gli italiani vaccinati all’estero e che al momento si trovano al di fuori del territorio nazionale è prevista una procedura online che si svolge in collaborazione con le ambasciate e i consolati italiani e che sarà avviata dalla fine di luglio partendo dai dipendenti pubblici.

Casi complessi e farraginosi a rischio di equivoci e complicazioni per i cittadini alle prese con tutte queste novità; ma il Governo giura che farà chiarezza il prima possibile semplificando e automatizzando le procedure per creare meno disagio possibile sia ai cittadini sia agli esercenti.

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