Encanto, famiglia tra realismo magico e scoperta di se’

(ANSA) – ROMA, 12 NOV – Trovare quale sia il proprio
dono, in una famiglia dove tutti o quasi, hanno poteri magici,
tranne tu. E’ l’impresa che deve affrontare Mirabel la
protagonista adolescente del film di Natale della Disney,
Encanto, il 60/o lungometraggio dei Walt Disney Animation
Studios, diretto da Jared Bush e Byron Howard (già insieme in
Zootropolis) e con la coregia di Charise Castro Smith (anche
cosceneggiatrice) , in arrivo il 24 novembre. Una storia che
porta tra le montagne colombiane nella lussureggiante foresta
nebulosa, per mettere in scena un racconto di scoperta di se’,
conflitto e riconciliazione famigliare, rinascita, mediato da
uno stile per tutte le età. Fra le voci della versione italiana,
Alvaro Soler (Camilo), anche interprete di un brano nei titoli
di coda, Luca Zingaretti (Bruno), Diana Del Bufalo (Isabela) e
Angie Cepeda (Julieta).
    Un racconto con ben 12 personaggi principali di tre
generazioni (“è una cosa rara per l’animazione averne così
tanti” spiega Howard) nato cinque anni fa come una sfida.
    “Volevamo realizzare un musical con toni mystery ma che fosse
anche molto divertente – spiega Bush – . Di solito per
l’animazione Disney ci appoggiamo su vecchi racconti, miti o
fiabe. Stavolta volevamo trovare questa storia di famiglia,
nella tradizione del realismo magico, quella di autori come
Gabriel Garcia Marquez, e Isabel Allende”. Un viaggio scandito
dalle canzoni/ritratto, fusione di generi diversi (qualcuna
probabilmente la ritroveremo agli Oscar, ndr) del re di Broadway
Lin-Manuel Miranda (Hamilton). “Ci siamo molto basati anche
sulle nostre vite, lavorare al film è stato come fare cinque
anni di terapia famigliare” scherza Bush. “Volevamo
rappresentare i diversi ruoli in una famiglia, il modo nel quale
siamo visti e chi siamo veramente, come si può subire la
pressione di un ideale di perfezione” aggiunge Howard. “Abbiamo
cominciato a pensare anche agli effetti dei social – sottolinea
Charise Castro Smith – dove spesso si rappresentano vite
all’apparenza meravigliose. Uno degli aspetti preziosi del
viaggio di Mirabel è che va oltre le facciate e scopre le
interiorità delle persone che ama. Quello che dovremmo fare
tutti”. (ANSA).
   

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