Cresce l’aviazione commerciale in Italia

Saranno 14 milioni i passeggeri che transiteranno per l’aeroporto “Il Caravaggio” di Bergamo Orio al Serio; di fatto, dopo Malpensa, il secondo scalo lombardo e, entrambi dietro Fiumicino, il terzo italiano. I numeri ufficiali rilasciati dalle statistiche Enac 2021 riguardo il traffico negli aeroporti italiani (ovvero i dati disponibili ad oggi), sono ancora influenzati dalla ripresa post-Covid, ma vedevano l’aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino al primo posto per traffico passeggeri (circa 11,6 milioni e una quota del 14,4% del traffico totale), seguito da Milano Malpensa (circa 9,6 milioni di passeggeri, con una quota dell’11,9% del totale e una variazione del +32,9% rispetto al 2020), e quindi proprio Bergamo Orio al Serio (6,5 milioni di passeggeri, con una quota dell’8% del totale e una variazione del +68,8% rispetto al 2020). Secondo Sacbo, la società di gestione, nel 2022 il numero di persone che sono arrivate o partite da “Il Caravaggio” ha raggiunto quota 37.000 al giorno, e basta una moltiplicazione per capire che la soglia dei 14 milioni è un traguardo ormai in arrivo, anche perché il 2019 si era concluso a 13,8 milioni. Lo sviluppo dello scalo orobico è a livelli americani, abbiamo quindi chiesto a Giovanni Sanga, presidente del Consiglio di amministrazione di Sacbo, se dal punto di vista del traffico aereo, tra il periodo “pre” e quello “post” pandemia sia cambiato il modo di viaggiare delle persone, il tipo di collegamenti e destinazioni. Spiega Sanga: “La differenza sostanziale consiste nell’allargamento del nostro network, esteso ormai a 40 Paesi e l’introduzione di voli di lungo raggio, come quelli con Sharjah e Dubai (Emirati) e Amritsar (India), la ripresa del collegamento con Roma Fiumicino, con la prospettiva di aggiungere ulteriori destinazioni”. Dunque, il periodo post pandemico vede Bergamo aprire ai voli a lungo raggio, segno che la flessibilità del sistema aeroportuale lombardo è una delle sue caratteristiche vincenti. Ma l’aumento del numero dei passeggeri significa dover migliorare i collegamenti intermodali, e su questo Sanga precisa: “Il collegamento ferroviario con la città di Bergamo sarà pronto, secondo cronoprogramma, in coincidenza con le Olimpiadi invernali di Milano Cortina 2026. RFI ha aperto la gara da 121 milioni, finanziati con i fondi del Pnrr, per la realizzazione del nuovo collegamento tra la città bassa e l’aeroporto. La futura stazione sarà provvista di quattro binari di stazionamento e collegata tramite un finger sotterraneo direttamente all’aerostazione.” Riguardo gli investimenti della società, il presidente puntualizza: “Nel 2023 Sacbo investirà altri 55 milioni per il nuovo ampliamento del terminal nell’area check-in e controlli di sicurezza”. La cifra si aggiunge ai 156 milioni investiti negli ultimi quattro anni e servirà per completare opere infrastrutturali tra le quali, appunto, il collegamento del lato ovest dell’aerostazione con la futura stazione ferroviaria, il rifacimento dell’area check-in, il potenziamento dell’area e degli impianti per i controlli di sicurezza e l’entrata in funzione del nuovo sistema di smistamento bagagli.

Ma quali Hub, meglio i sistemi aeroportuali

Il successo di Bergamo è dovuto a una serie di fattori: intanto, seppure in crescita, non è un aeroporto gigantesco con velleità di hub (ha una sola pista), la sua posizione è al centro della Lombardia, è situato accanto a un’autostrada che rende rapidi ed economici gli spostamenti da Milano e da Est (ci sono bus a tutte le ore), presto sarà raggiunto dai treni e serve oltre la metà della popolazione lombarda, poiché oltre sei milioni di persone abitano nelle province di Milano, Bergamo, Brescia, Mantova e Cremona, a fronte di un totale regionale che l’Istat quest’anno fissa a 9.943.000. Ciò che si stenta a comprendere è che a decidere dove operare sono le compagnie. Non si tratta, come certa politica vorrebbe, di concorrenza tra aeroporti, bensì di saper fare sistema senza agire contro logica. E lo stesso accade – o dovrebbe accadere – nel resto dello Stivale. Può accadere nel Lazio, in Puglia e in Sicilia; ci vorrà ancora tempo e investimenti perché possa avvenire in Toscana – l’infinita vicenda dell’allungamento della pista di Firenze e lo stato dello scalo di Pisa e Siena parlano da sé – potrebbe accadere in Liguria se fosse sviluppato lo scalo Panero di Villanova d’Albenga. Del resto, il sistema aeroportuale “punto a punto” durante la pandemia ha dimostrato in tutto il mondo maggiore flessibilità e meno criticità di quello basato sullo “Hub & Spoke”. Fateci caso: pochi grandi aeroporti, in caso di chiusura, isolano vaste regioni impedendo collegamenti alternativi, mentre una rete di scali potrà sempre accorciare le distanze.

Imbarchi rapidi a Fiumicino e grandi numeri a Milano: a Natale oltre un milione di passeggeri

Da migliorare, ma questo in tutto il mondo, sono i tempi necessari per i controlli e l’imbarco dei passeggeri. Se l’associazione dei vettori (Iata) sta lavorando per diffondere il sistema One-ID (ne abbiamo parlato qui), da oggi a Fiumicino, nei terminal 1 e 3, è attivo QPass, un servizio innovativo creato da Aeroporti di Roma, gratuito, che consente al passeggero di prenotare un appuntamento ai varchi di sicurezza per usufruire di un ingresso e di un percorso dedicati. L’accesso al servizio non richiede registrazione: il passeggero può effettuare la prenotazione da casa oppure in aeroporto, a partire da 7 giorni prima del volo, attraverso il sito web www.adr.it/qpass alla pagina di prenotazione dove inserire il volo, il numero di persone in partenza e l’indirizzo e-mail. Il passeggero potrà scegliere tra gli orari di appuntamento disponibili per il suo volo prenotando quello che meglio si addice alle sue esigenze. Completata la prenotazione riceverà un QR Code e una e-mail di conferma recante le informazioni relative al terminal e all’orario dell’appuntamento. Sarà sufficiente presentarsi all’ora di prenotazione presso l’ingresso QPass del varco di sicurezza, mostrare il QR Code per accedere all’ingresso e alla fila dedicati per effettuare i controlli di sicurezza in modo facile e veloce. Tutti segnali, questi, che confermano la ritrovata crescita dell’aviazione commerciale, l’ultimo dei quali è il milione di passeggeri in arrivo e partenza da Linate e Malpensa previsti in questo periodo natalizio, cifra che potrebbe portare i due scali a raggiungere la cifra di 29 milioni di transiti nel 2022.

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