Banca Ifis racconta la mobilità vista dai cittadini

«Sostenere le imprese, soprattutto le PMI che investono nelle eccellenze del saper fare italiano, è la missione di Banca Ifis sin dalla sua nascita. Con questo spirito abbiamo concepito la ricerca sulla mobilità urbana in Italia con l’obiettivo di fornire, attraverso un’indagine su tre città laboratorio quali Milano, Roma e Napoli, una fotografia del presente e individuare nuove soluzioni che mettano i cittadini al centro, a partire dal ruolo delle biciclette nelle nostre città».

Con queste parole, Ernesto Fürstenberg Fassio, vice Presidente Banca Ifis, ha presentato il rapporto «La mobilità urbana vista dai cittadini». Le città laboratorio sono state selezionate per dimensione, sviluppo urbano e posizione geografica, includendo l’hinterland nei casi di Milano e Napoli. I dati raccolti mostrano come auto e scooter siano ad oggi i mezzi più utilizzati per gli spostamenti quotidiani con una media del 39% sulle tre città (Napoli 45%). I mezzi pubblici sono la seconda forma di trasporto più utilizzato, pari a circa il 23% degli spostamenti (29% a Milano).

Lo studio di Banca Ifis mostra anche un’avanzata nell’utilizzo della bici. Il 18% dei cittadini va su due ruote e il 50% ne ha incrementato l’uso rispetto a due anni fa: il 37% per fare attività fisica, il 27% per ragioni di distanziamento sociale, il 26% per ridurre l’impatto ambientale, il 22% grazie allo sviluppo delle piste ciclabili. Per il 91% degli utilizzatori, la bici ha ridotto l’uso di un altro mezzo, nel 54% dei casi si tratta dell’auto. Sempre secondo il report, il bonus mobilità 2020 è stato un incentivo determinante che ha consentito l’incremento del numero dei possessori di bicicletta (dal 47% al 67%) e di monopattini (dal 29% al 57%).

È interessante notare che gli abitanti di Milano Roma e Napoli valutino negativamente lo stato della mobilità nella propria città. Milano si ferma infatti a meno 35 (dove -100 è il minimo livello di benessere e +100 il massimo), Napoli a meno 76 e Roma raggiunge addirittura meno 80. La percentuale di cittadini pienamente soddisfatti è del 7%.

Per risolvere i problemi della mobilità, i cittadini hanno proposto sette interventi. In ordine di importanza: potenziamenti del trasporto pubblico anche in ottica “green”, incentivi all’uso dei mezzi pubblici (sconti, tariffe agevolate), incremento di sistemi di mobilità integrata, maggiore sicurezza stradale (specialmente per ciclisti e pedoni), aumento parcheggi per le auto, incentivi per l’acquisto di auto meno inquinanti ed elettriche e, infine, investimenti infrastrutturali in piste ciclabili/pedonali, parcheggi di biciclette e altro.

«Con un focus sull’ecosistema della bicicletta abbiamo voluto far luce su un prodotto dell’eccellenza italiana che porta con sé non solo innovazione e sostenibilità, ma anche opportunità di business» ha specificato Fürstenberg Fassio. «Porre pari attenzione allo sviluppo economico e alle sue influenze sull’ambiente, sugli stakeholder e sulle comunità, rappresenta oggi non solo un dovere ma anche un’opportunità per partecipare attivamente alla costruzione del nostro domani».

Milano (e hinterland)

Gli abitanti della metropoli milanese si muovono prevalentemente in auto e scooter a benzina/gas/gpl (35% con un picco del 46% nell’hinterland); al secondo posto ci sono i mezzi pubblici (29%), solo il 13% degli spostamenti è a piedi. Il campione intervistato sceglie la bicicletta come mezzo per muoversi nel 10% dei casi, auto e scooter elettrici o ibridi sono usati nell’8%, mentre i monopattini elettrici solo nell’1%.

Il bonus mobilità erogato nel 2020 ha accelerato la diffusione delle bici (tra gli utilizzatori il possesso passa da 53% a 67%) ma soprattutto dei monopattini (la cui diffusione va dal 24% all’84%). Il 27% degli abitanti di Milano e hinterland dichiara di utilizzare la bici, una percentuale doppia rispetto ai romani e ai napoletani, e il 38% pedala più di due anni fa. Per l’88% le due ruote hanno ridotto l’uso di un altro mezzo di trasporto.

Per migliorare la mobilità cittadina, i milanesi vorrebbero più incentivi per i mezzi pubblici, come sconti o tariffe agevolate. Il capoluogo lombardo è la prima città in Italia per disponibilità di servizi in sharing e per l’estensione della ZTL.

Nel Piano Urbano della Mobilità Sostenibile spiccano 186 km di nuove piste ciclabili, di cui 35 pop up realizzati nel 2020, e sono in fase di progettazione/realizzazione 30 progetti per la moderazione della velocità e la sicurezza stradale.

Roma

Roma totalizza, rispetto a Milano e Napoli, una delle percentuali più alte (14% degli spostamenti) relative all’uso di auto e scooter elettrici o ibridi ma anche di monopattini elettrici (3%). Tuttavia, in città i romani scelgono ancora mezzi a combustibile fossile (36% degli spostamenti) contro un 26% di trasporti pubblici. Il 60% degli abitanti della Capitale che utilizza la bici ne possiede una (di questi il 24% l’ha acquistata nel 2020 beneficiando del bonus mobilità), mentre ha un monopattino il 57% degli utilizzatori (17% lo ha acquistato con il bonus). La bici, nel 53% dei casi di chi ha incrementato l’uso della bici negli ultimi due anni, permette di ridurre l’utilizzo dell’automobile.

La misura più importante per migliorare la mobilità a Roma è, secondo gli intervistati, il potenziamento del trasporto pubblico in ottica green, a seguire gli incentivi all’uso dei mezzi pubblici, l’incremento di sistemi di mobilità integrata e più sicurezza stradale. Investimenti in questi ambiti consentirebbero di passare da un indicatore di benessere percepito di -80 a uno di +17.

In ambito di mobilità sostenibile la capitale prevede la realizzazione di nuovi percorsi ciclabili per 293 km, di cui 16 pop up già realizzati nel 2020. Roma ha approvato l’accesso agevolato delle bici sui mezzi pubblici, incentivi ai servizi di sharing mobility e definito il Piano Capitolino della Mobilità Elettrica per l’installazione di una rete di colonnine di ricarica.

Napoli (e hinterland)

A Napoli i residenti ricorrono agli spostamenti a piedi in misura maggiore rispetto ai milanesi e ai romani. La passeggiata conquista infatti il 20% tra le preferenze di spostamento, subito dopo l’’auto e lo scooter a benzina/gas/GPL, che è utilizzato per il 45% degli spostamenti con punte del 54% nell’hinterland. Seguono i mezzi pubblici (16%), le auto e gli scooter elettrici e ibridi (9%), il treno (5%, il dato più elevato tra le tre città) e i monopattini elettrici (2%).

La bici è usata come mezzo prevalente solo nel 2% degli spostamenti. Il potenziamento del traporto pubblico e gli incentivi a utilizzarlo sono le aree di intervento prioritarie per migliorare la mobilità e il benessere percepito che potrebbe raggiungere un valore da -76 a +17.

Napoli si distingue per il focus sulla mobilità lenta con una serie di iniziative a favore della bicicletta, come la realizzazione di piste di emergenza che connetteranno stazioni ferroviarie, fermate metro e punti di accesso della città, e accordi con le autorimesse cittadine per il parcheggio custodito delle biciclette a un prezzo contenuto.

Il PUMS prevede la realizzazione di 163 km di piste ciclabili di cui 8 pop up già attivi dal 2020.

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