Zalone, invitai a pranzo a Meloni, ma voto Pd

(ANSA) – ROMA, 17 MAR – Un invito a pranzo a Giorgia Meloni
in Puglia e la scelta di votare Pd. Checco Zalone racconta, tra
le altre cose, i suoi orientamenti politici in un’intervista di
Aldo Cazzullo sul Corriere della Sera.
    “Un’estate ero in vacanza in Puglia con gli amici delle mie
figlie, tutti fascistoni, quindi fan di Giorgia. Pure lei era in
vacanza lì vicino – racconta l’attore -. E mi mandò un WhatsApp
chiedendo di incontrarmi. Io non incontro mai politici, però non
volevo deludere i miei amici. Pensai a un caffè in gran segreto,
ma loro si ribellarono: “La devi invitare a pranzo a Giorgia!”.
    Così le ho mandato questo WhatsApp, legga: “Abbiamo affittato un
villino anni 80 (condonato). Ci sono panzerotti, riso patate e
cozze, parmigiana, latticini… Hai allergie e intolleranze,
oltre a quelle che già conosciamo?”. La Meloni risponde seria
che è allergica alle nocciole. Poi però la chat continua… “Qui
comincia la parte erotica, ma non posso fargliela leggere –
risponde Zalone -. Scherzo, dai. Non ci siamo più visti né
sentiti. Mi ha mandato un messaggino per chiedermi come andava
lo spettacolo, e io le ho risposto. Tutto qui. Dalla politica mi
tengo lontano”.
    Poi però l’attore aggiunge che trova Elly Schlein “stupenda e
bellissima” e fa sapere che nelle urne si è schierato dalla
parte “dei perdenti. Sono del 1977, votai per la prima volta nel
1996: Berlusconi secco. Perse. Poi non mi ricordo: ho rimosso.
    Di sicuro ho votato Renzi, e ha perso pure lui. L’ultima volta
ho votato Pd, e ha straperso”.
    Zalone dice la sua anche sulle armi all’Ucraina: “Abbiamo
fatto una scelta, l’Occidente. E dobbiamo adeguarci. Pure la
Meloni si è adeguata”. (ANSA).
   

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