Un tumore su 4 dipende da squilibri ormonali

(ANSA) – ROMA, 01 LUG – Gli ormoni hanno un ruolo chiave
contro il cancro: almeno un tumore su 4 dipende infatti da
squilibri ormonali. Dagli estrogeni al testosterone,
dall’insulina all’ormone della crescita, nell’organismo ne
circolano più di 50, le cui variazioni anomale possono aprire la
porta ai tumori. Dai più noti cancro del seno (il 16% di tutti i
tumori) a quello della prostata (il 9% dei tumori maschili) e
della tiroide (il 5,7%), ma anche ovaio, endometrio, e i tumori
del tratto digerente per i quali è sempre più evidente il ruolo
dell’insulina e del diabete, fino al cancro del polmone, in cui
squilibri degli ormoni sessuali entrano in sinergia negativa con
il tabacco. Emerge da uno studio Usa pubblicato su Experimental
Biology and Medicine. Gli esperti della Società Italiana di
Endocrinologia (Sie), a Siracusa per il V Congresso Nazionale di
Endocrinologia Oncologica, richiamano l’attenzione
sull’importanza degli ormoni per strategie di prevenzione,
diagnosi e trattamento delle patologie oncologiche associate ad
alterazioni ormonali.
    Il livello di ormoni oscilla in corrispondenza dell’età ma
anche in relazione ad alimentazione e stili di vita (alcol,
sedentarietà, obesità, fumo) e bisogna dargli ascolto come un
campanello di allarme. Malfunzionamento di tiroide o pancreas,
glicemia alta, aumento di peso, e cio’ che incide sul
metabolismo possono dipendere dagli ormoni e fare da apripista
ai tumori. Pochi però sanno come affrontare eventuali squilibri.
    “Conoscere gli ormoni – osserva Annamaria Colao, presidente
Sie – ma soprattutto mettere in atto strategie che possano
aiutare a prevenire le tante malattie nelle quali c’è una
componente ormonale alterata, significa riuscire a incidere
profondamente sulla salute”. “Gli ormoni – aggiunge Salvatore
Cannavò, organizzatore del congresso – hanno un ruolo di primo
piano in oncologia. Attraverso il flusso sanguigno vengono
trasportati nei diversi tessuti e organi, dove inviano messaggi
su quando e come eseguire una certa funzione. Ma se ce ne sono
troppi o troppo pochi in circolo, con squilibri ormonali, gli
effetti collaterali possono influenzare anche il rischio di
insorgenza del cancro in almeno un caso su quattro”. (ANSA).
   

Leggi su ansa.it