Tumori: con nuovi farmaci in aumento sopravvivenza pazienti

(ANSA) – SASSARI, 16 AGO – Studio e utilizzo di nuovi farmaci
e nuovi trattamenti antitumorali che aumentano la sopravvivenza
dei pazienti oncologici e che stimolano il sistema immunitario.
    È quanto sta portando avanti la struttura complessa di Oncologia
medica dell’Aou di Sassari diretta dal dottor Antonio Pazzola
che, oltre all’attività assistenziale, si occupa di ricerca
scientifica e sperimentazione clinica. E intanto, proprio questo
tipo di attività ha portato la struttura a modificare nel tempo
la propria organizzazione del lavoro, con un’amplificazione
dell’attività negli ambulatori e nel day hospital.
    I nuovi farmaci e i nuovi trattamenti hanno portato nel tempo
a un aumento della prevalenza dei pazienti affetti da tumore
metastatico per evidente maggiore sopravvivenza dei malati
neoplastici che vivono più a lungo e meglio, nonostante la
coesistenza del tumore. Così, tra i trattamenti antitumorali
apripista si segnala quello per il melanoma metastatico. “Si
tratta di un tumore che dieci anni fa – prosegue l’oncologo –
era considerato privo di cure. L’aspettativa di vita media per
un melanoma metastatico era di soli 9 mesi dalla diagnosi. Oggi
lo scenario si è completamente ribaltato e il melanoma può
essere trasformato in una malattia cronica”.
    Secondo i dati a disposizione della struttura di Oncologia
medica, oltre il 50% dei pazienti è vivo a 5 anni dalla diagnosi
con la combinazione di due farmaci l’Ipilimumab e il Nivolumab.
    La struttura, poi, è particolarmente attiva nei trattamenti dei
pazienti con tumore polmonare metastatico. “Questa patologia
presenta caratteristiche biologiche che risentono favorevolmente
di terapie a bersaglio molecolare – afferma ancora Pazzola – o
di combinazione immunochemioterapica. La loro sopravvivenza
mediana si aggira complessivamente intorno ai 36 mesi, rispetto
alla media antecedente che non superava i 14 mesi. Abbiamo una
quota di lungo sopravviventi che sono ancora in terapia dopo 7-8
anni dalla diagnosi di malattia metastatica”. (ANSA).
   

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