Tokyo: nuoto; errore Federazione, 6 polacchi tornano a casa

(ANSA) – ROMA, 20 LUG – Appena scesi dall’aereo a Tokyo hanno
dovuto fare dietrofront e tornare a casa. E’ l’amara sorte
toccata a sei membri della squadra polacca di nuoto ai Giochi, a
causa di un errore della loro Federazione, che ne ha selezionati
troppi. La Polonia aveva convocato 23 atleti, ma ha dovuto
ridurli a 17 in base alle regole di qualificazione della Fina.
    Il presidente della Federazione polacca di nuoto (Pzp), Pawel
Slominski, si è scusato e ha detto di aver compreso la rabbia di
coloro che sono tornati a casa. Tornati in Polonia domenica, i
nuotatori hanno minacciato di intraprendere un’azione legale e
lo hanno invitato a dimettersi. “Esprimo grande rammarico,
tristezza e amarezza per la situazione – ha detto Slominski in
una nota -. Non sarebbe dovuto succedere e la reazione dei
nuotatori, le loro emozioni, l’attacco alla Federazione polacca
di nuoto per me è comprensibile e giustificato”. Slominski ha
aggiunto che l’errore è stato causato dal “desiderio di
consentire a quanti più atleti e allenatori possibile di
prendere parte ai Giochi”.
    Una delle sei atlete, Alicja Tchorz, che ha rappresentato la
Polonia alle Olimpiadi del 2012 e del 2016, ha espresso sui
social la rabbia per l’errore. “Immagina di dedicare cinque anni
della tua vita e lottare per l’evento sportivo più importante,
rinunciare alla tua vita privata e al lavoro, sacrificare la tua
famiglia e scoprire che la tua dedizione si è trasformata in un
totale flop”, ha scritto su Facebook. (ANSA).
   

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