Tokyo: Jessica Rossi, portabandiera è una gioia inarrivabile

(ANSA) – ROMA, 15 LUG – “Fin da bambina ho sognato, da
subito, di andare alle Olimpiadi e magari di vincerle. Da quel
lato posso dire di essermi tolta le mie soddisfazioni ma di fare
la portabandiera nella cerimonia di apertura mai e poi mai ero
arrivata a immaginarlo. E’ una gioia inarrivabile, penso che per
un atleta non ci sia riconoscimento più importante”. Così
Jessica Rossi, campionessa del tiro a volo, oro olimpico a
Londra 2012 e, appunto, assieme al ciclista Elia Viviani
portabandiera azzurra all’Olimpiade di Tokyo, in un’intervista a
Famiglia Cristiana sul numero in uscita, di cui è stata fornita
un’anticipazione.
    “Dedico questo onore – dice ancora la Rossi – all’Italia per
tutto ciò che ha passato, come paese, nell’ultimo anno e mezzo.
    Ora spero tanto che questa Olimpiade, pur senza pubblico, possa
rappresentare l’inizio della ripartenza”. La campionessa di
Londra 2012 racconta anche come sta cambiando la sua disciplina.
    “Sono cambiate le regole di nuovo: ora abbiamo una
qualificazione lunga, 125 piattelli, e mi piace perché dà modo
di recuperare – dice Jessica -. Mi piace poco, invece, il fatto
che in finale si azzeri il punteggio di qualifica. Lì si tirano
i primi 25 piattelli; arrivati a 25 esce il sesto, dopo i 30 il
quarto e così via. Comunque il vero avversario siamo noi stessi
e il piattello, gli altri non sono avversari, ognuno fa la
propria gara”. (ANSA).
   

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