Tik Tok contrasto a disinformazione nel primo report europeo

(ANSA) – MILANO, 09 FEB – Come evidenza dell’impegno nel
contrastare la disinformazione in Europa, TikTok ha pubblicato
il suo primo report basato sul nuovo Codice di Buone Pratiche
sulla Disinformazione dell’Unione Europea. Un documento che
arriva dopo mesi di lavoro in stretta collaborazione con gli
altri segnatari e la Commissione. Il rapporto comprende oltre
2.500 fonti in 30 diversi Paesi in Europa, con riferimento
all’ultimo trimestre del 2022. Secondo il social, meno di una
visualizzazione su 10 mila ha riguardato contenuti individuati e
rimossi per violazioni delle policy di TikTok sulla
disinformazione dannosa. In applicazione delle norme che non
consentono a esponenti politici di pubblicare annunci a
pagamento su TikTok, sono stati rimosse 191 inserzioni che hanno
violato la policy. Ed è stato inoltre adottato un approccio su
più fronti riguardo alle stringenti politiche pubblicitarie, che
proibisce espressamente i comportamenti e i profili fuorvianti,
non autentici o ingannevoli. Oltre ad adottare misure per
proteggere la community dalla disinformazione dannosa, TikTok
mette a disposizione degli utenti fonti d’informazione
autorevoli riguardo a tematiche quali il Covid-19, la Shoah e la
guerra in Ucraina. Dal luglio 2020, per esempio, il centro
informazioni sul Covid-19 è stato visualizzato più di 5 miliardi
di volte in tutto il mondo, mentre all’inizio della guerra in
Ucraina, per aiutare la community a valutare i contenuti
visualizzati online e prendere decisioni informate, TikTok ha
condiviso suggerimenti sull’educazione digitale sviluppati in
collaborazione con la National Association for Media Literacy
Education e con l’organizzazione non-profit MediaWise. “Anche se
significa molto per noi poter fornire per la prima volta un
simile livello di dettaglio, ci rendiamo conto che c’è ancora
molto lavoro da fare” ha spiegato Caroline Greer, Director of
Public Policy and Government Relations, Bruxelles. “Nei prossimi
mesi investiremo in numerose iniziative, con nuove funzionalità
in termini di sicurezza e attività volte ad affrontare il
maggiore rischio e impatto delle informazioni fuorvianti
derivante dal proseguire della guerra in Ucraina”. (ANSA).
   

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