Scherma: Marini ‘sport è inclusione, a me ha insegnato rispetto’

“Posso dire di essere davvero fiero
di far parte dei progetti sociali della federscherma, è una
Federazione che sta a a stretto contatto con tutti i problemi
che viviamo nella società. E’ molto importante che sul
territorio ci sia attenzione a tutti i progetti che legano lo
sport al sociale”. Parola di Tommaso Marini, campione del mondo
di fioretto, nel corso del convegno “Stoccate sociali –
L’impegno della scherma italiana per la medaglia
dell’inclusione”, promosso dalla FIS e tenutosi nell’Aula dei
gruppi parlamentari presso la Camera dei Deputati, sono stati
illustrati i progetti realizzati dalla Federazione con il
sostegno di Sport e Salute per promuovere la scherma nella
scuola, tra i giovani e le categorie fragili. Marini, insieme
alla vicecampionessa iridata di spada femminile Alberta
Santuccio, era testimonial del convegno. “A me lo sport ha
insegnato cosa è il rispetto per i compagni e per i più deboli.
    Nella mia palestra si sono sempre allenate persone di ogni
provenienza, religione e orientamento sessuale – continua
Marini, atleta delle Fiamme Oro – Lo sport dovrebbe andare di
pari passo con la scuola, può insegnare tanto quanto si impara
sui banchi scolastici”.
   

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