Sanità privata, Schillaci ci riceva per un confronto sul contratto

“Oggi ci auspichiamo che una nostra delegazione possa essere ricevuta dal ministro Orazio Schillaci, o da chi lui ritenga opportuno, per poter definire l’attivazione di un tavolo tra Aiop, Aris e Cimop per iniziare il confronto su un contratto fermo da 20 anni. Siamo ostaggio delle associazioni datoriali e del ministero, che non si decide a porre rimedio a questa situazione vergognosa”. Così all’ANSA Carmela De Rango, segretaria nazionale della Confederazione italiana medici ospedalità privata (Cimop), a margine della manifestazione Cimop di fronte al ministero della Salute a Roma, per rivendicare il rinnovo del contratto dei medici dipendenti delle strutture sanitarie private accreditate.

 “Il ministero ritiene di aver già elargito risorse sufficienti nella finanziaria, ma non le ha vincolate ai rinnovi contrattuali. Gli imprenditori ritengono che quelle risorse siano per le loro attività, e non per il rinnovo del contratto”, spiega De Rango, che sottolinea: “I medici della sanità privata hanno una retribuzione da 37mila a 60mila euro lordi l’anno, il 50% in meno della retribuzione nella sanità pubblica, pur svolgendo le stesse attività”.

 “Chiediamo anche”, conclude, “che ci siano vincoli di accreditamento, ancora non sappiamo quanti anni dovranno passare per avere la dignità per avere un contratto”. 
   

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