domenica, 8 Settembre 2024
Rivive il Modernissimo a Bologna, cinema Liberty del ‘900
Dopo un lungo periodo di attesa,
dovuto anche ai problemi causati dalla pandemia, il Cinema
Modernissimo di Bologna, inserito in pieno centro cittadino in
quello che è definito il quadrilatero della cultura, ha riaperto
le porte: il taglio del nastro è avvenuto in mattinata alla
presenza della sottosegretaria alla Cultura, la bolognese Lucia
Borgonzoni, del sindaco Matteo Lepore, del direttore della
Cineteca, Gianluca Farinelli e altre personalità che hanno
partecipato al recupero della sala in stile Liberty risalente ai
primi del Novecento.
Uno scrigno sotterraneo di 360 posti (erano 1200 quando le
maglie sulla sicurezza erano molto più larghe), “sparito” da
quasi 20 anni, che va a costituire la “metropolitana della
cultura” (così l’ha battezzata l’attore Alessandro Bergonzoni)
che comprende anche il sottopasso di via Rizzoli, adibito a sede
di mostre. Il costo del restauro è stato di circa 6,6 milioni di
euro provenienti da Ministero, Comune, Cineteca e sponsor
privati. La sala e il suo indotto hanno creato 9 nuovi posti di
lavoro. La programmazione, com’è nello stile delle altre sale
della Cineteca bolognese, sarà varia con prezzi di accesso dai
3,5 ai 10 euro, e costituirà una sorta di luogo di incontro
delle arti aperto tutto l’anno dove, oltre a proiezioni
cinematografiche, si faranno fotografia, musica, letteratura e
teatro e dove sarà possibile anche fare la pausa di mezzogiorno
con brevi proiezioni e ristoro al bar.
Per l’inaugurazione, fino al 30 novembre, proiezioni e ospiti
d’eccezione, tra i quali – solo per citarne alcuni – Wes
Anderson, Paola Cortellesi, Alice Rohrwacher, Marco Bellocchio,
Giuseppe Tornatore, Pupi Avati, Alessandro Bergonzoni, Vinicio
Capossela.
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