Riccardo Scamarcio, la ‘pugliesità’ è per sempre

(ANSA) – ROMA, 30 SET – ‘Pugliesità’ contro il resto del
mondo, ma anche sud che si scontra con il nord e ricchi contro
poveri. Questa la partita che si gioca in QUASI ORFANO di
Umberto Carteni, in sala dal 6 ottobre con 01, commedia molto
leggera e rumorosa con protagonisti Valentino (Riccardo
Scamarcio) e Costanza (Vittoria Puccini), fondatori di una
griffe di grande successo nell’ambiente del design milanese. Solo che Valentino è uno che a un certo punto ha rinnegato
origini pugliesi e cognome (quello di Tarocco) e nelle
interviste preferisce definirsi “quasi orfano” pur di nascondere
da dove viene, ma come accade spesso quella realtà tanto negata
lo raggiungerà con tutta la sua forza spontanea e dialettale.
    “Essere pugliese è stato un problema per me quando mi sono
trasferito a Roma – dice Scamarcio -. C’è stata la mia
spersonalizzazione, ma qualcosa in me prendeva le distanze, non
volevo distaccarmi completamente, capivo che una certa identità
mi serviva. Penso anche un po’ a quello che diceva Pasolini
sull’identità”. E ancora l’attore: “Quando il vero Valentino nel
film riprende il suo corpo, torna in sé, è stata una vera
liberazione. Come dice Zalone per un pugliese non esiste niente
altro che la Puglia, non concepisce nulla di diverso dalla
focaccia barese”.
    Che succede in QUASI ORFANO, remake del film francese ‘La
Ch’tite famille’? La numerosa famiglia di Valentino, che vive in
Puglia ed è proprietaria di un agriturismo noto per avere la
votazione più bassa su TripAdvisor, piomba a un certo punto a
Milano nel pieno di un evento molto raffinato e glamour. E
questo con tanto di esuberanti fratello (Antonio Gerardi) e
madre (Nunzia Schiano).
    Nel cast anche: Bepo Storti Umberto Carteni, Grazia Schiavo,
Adriano Pappalardo e Chiara Di Benedetto. (ANSA).
   

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