Regione avvia consultazione gestione anziani non autosufficienti

Costituire un tavolo
tecnico-politico per una consultazione preliminare, finalizzata
a razionalizzare le risorse, riqualificare il patrimonio
edilizio destinato alla cura degli anziani e individuare nuovi
modelli gestionali integrati tra pubblico e privato. E’ la prima
tappa del percorso di Partenariato Pubblico Privato per i
servizi residenziali dedicati agli anziani non autosufficienti.
    E’ stata annunciata oggi, al Santa Maria della Misericordia di
Udine, alla presentazione della norma regionale sull’argomento.
    All’incontro ha partecipato l’assessore alla Salute FVg,
Riccardo Riccardi, che ha illustrato obiettivi e percorso della
nuova iniziativa della Regione.
    “Non si tratta di imporre nulla o di sostituire il pubblico –
ha chiarito Riccardi – ma di avviare un processo condiviso per
dare risposte efficaci e sostenibili a una realtà in forte
crescita, che oggi rimane spesso fuori dal dibattito politico”.
    La norma punta ad analizzare il fabbisogno regionale di posti
letto, promuovere criteri edilizi uniformi e valutare i partner
privati che potrebbero affiancare il pubblico nella gestione dei
servizi. “Abbiamo oltre 10mila posti letto legati alla non
autosufficienza, a fronte di 3mila negli ospedali. Serve un
piano pluriennale anche per queste strutture”, ha spiegato
l’assessore, sottolineando l’urgenza di affrontare le carenze
nel post-acuzie, nella riabilitazione e nella presa in carico
dei pazienti cronici. Per Riccardi va rivista l’organizzazione e
l’efficienza del sistema: “Abbiamo bisogno probabilmente di meno
sale operatorie e di più integrazione tra ospedale, domicilio e
residenze. Tra casa e Rsa c’è un vuoto da colmare con modelli
adeguati”.
    Il processo, che ora entra nella fase di consultazione
preliminare, coinvolgerà poi gli enti locali e i soggetti
privati interessati, con l’obiettivo di definire i modelli
gestionali e i fabbisogni edilizi da inserire in un futuro
avviso regionale. “Non è privatizzazione – ha ribadito Riccardi
– ma un vero partenariato, dove il pubblico definisce obiettivi
e risultati e il rischio viene assunto dal privato”.
   

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