Paul Dano ritiene che la “superhero fatigue” potrebbe condurre a film migliori

Paul Dano

Non è un segreto che il pubblico stia mostrando un po’ di insofferenza verso i film di supereroi, o almeno verso quelli meno curati a livello produttivo. Blockbuster di qualità come Guardiani della Galassia: Vol. 3 e Spider-Man: Across the Spider-Verse hanno incassato bene, ma Ant-Man and the Wasp, The Flash, The Marvels e Madame Web sono stati dei clamorosi insuccessi, anche in termini di pura e semplice popolarità. Le ironie attorno a questi cinecomic (e talvolta ai loro effetti speciali) si sprecano, e le serie dei Marvel Studios non hanno ottenuto risultati migliori. In inglese la chiamano superhero fatigue, “stanchezza da supereroi”: troppe produzioni di stampo supereroistico, con sempre meno cuore e dedizione, che stanno sfiancando persino i fan.

Ebbene, The Independent ha chiesto a Paul Dano la sua opinione su questo fenomeno, durante il tour promozionale di Spaceman. Il talentoso attore non è nuovo ai cinecomic: la sua interpretazione dell’Enigmista in The Batman è stata universalmente apprezzata, e dimostra per l’ennesima volta la sua intelligenza come artista. Lo stesso discorso vale anche per la sua risposta:

Stiamo vivendo un momento interessante in cui tutti si chiedono, “OK, e adesso?”. La speranza è che, a partire da questo, qualcuno infonda nuova vita [nei cinecomic], o fiorisca qualcos’altro che non siano i supereroi. Sono sicuro che arriveranno altri bei film supereroistici in futuro, ma credo che un momento come questo sia benvenuto. È anche un fenomeno più grande. Non appena la parola “contenuto” è entrata in ciò che facciamo – film o TV – ha significato quantità in luogo di qualità, che credo sia stato un grande passo falso. E di certo non ne ho bisogno come spettatore e come artista.

Paul Dano spiega anche perché, secondo lui, The Batman è invece riuscito a ottenere un successo sia critico sia commerciale:

Ci sono abbastanza film tratti dai fumetti in cui sai già cosa aspettarti. Leggendo il copione di The Batman, sapevo che si trattava di un vero film. Ogni frase… era semplicemente Matt Reeves.

In effetti, stanno diventando sempre più rari i cinecomic dove la voce dell’autore o dell’autrice sia davvero percepibile. I Marvel Studios hanno deciso di rallentare un po’ e dedicare più tempo a ogni singolo progetto, mentre James Gunn e Peter Safran stanno per lanciare il nuovo DC Universe con l’obiettivo di renderlo franchise vasto e capillare almeno quanto l’MCU. La qualità, però, sarà fondamentale per determinare la sopravvivenza dei cinecomic, ammesso che la loro parabola non sia davvero esaurita.

Per quanto riguarda The Batman, le riprese del sequel potrebbe cominciare in agosto. Vi terremo aggiornati.

Fonte: ComicBookMovie

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