Past Lives, The Holdovers, American Fiction vincono agli Spirits

Past Lives di Celine Song, The
Holdovers di Alexander Payne e American Fiction di Cord
Jefferson, tutti e tre film candidati agli Oscar del 10 marzo
(l’11 marzo in Italia) hanno dominato i premi Spirit per il
cinema indipendente.
    Past Lives, che ha vinto anche per il miglior regista, è tra
i dieci candidati al miglior film nella notte delle stelle: “Ho
scritto il film basandomi sulla mia esperienza. Non è la storia
di chiunque. Grazie per avermi lasciato consividere cosa è
essere un essere umano, cosa è amare ed essere amato”, ha detto
la coreana-americana ritirando i premi.
    Ai due premi ‘di peso’ della Song, hanno fatto da
contrappunto i tre di The Holdovers (Da’Vine Joy Randolph
migliore non protagonista, Dominc Sessa, miglior debutto più la
migliore cinematografia), mentre American Fiction ha vinto per
il miglior attore, Jeffrey Wright, e la migliore sceneggiatura
originale. Un premio anche a Anatomia di una Caduta di Justine
Triet nella sezione internazionale che vedeva in gara anche The
Zone of Interest (ma non Io Capitano di Matteo Garrone). Sia
Anatomia di una Caduta che Zone of Interest arrivano agli Oscar
con cinque nomination tra cui best film, ma Triet è stata
esclusa dalla categoria dei film stranieri in quanto
inizialmente snobbata dalla Francia.
    Le votazioni per gli Oscar si concludono domani sera (ora di
Los Angeles) e ieri l’associazione dei produttori ha messo un
ulteriore tassello su una notte delle stelle dominata quasi
certamente da Oppenheimer. E tuttavia gli Spirits, che prendono
in considerazione solo film sotto i 30 milioni di dollari di
budget, potrebbero avere la loro influenza sui giurati che
ancora non hanno espresso le loro scelte per gli Academy Awards.
   
   

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