Parigi 24: ‘date una chance alla pace’, un appello dal Villaggio

Rappresentanti di tutti i 206
Comitati Olimpici Nazionali e la Squadra Olimpica dei Rifugiati
allestita dal Comitato Olimpico Internazionale (Cio) hanno
rivolto oggi al villaggio atleti di Parigi 2024 un forte appello
alla pace. A quattro giorni prima della Cerimonia di Apertura
dei Giochi, si sono riuniti in un momento solenne nel villaggio
mostrando sciarpe con il messaggio “Dai una possibilità alla
pace” e brandendo bandiere con le stesse parole. In questo modo
hanno sottolineato il ruolo potente che lo sport può svolgere
per promuovere la pace e la comprensione reciproca. L’evento
comprendeva in particolare atleti provenienti da comitato
olimpici nazionali i cui paesi sono attualmente in conflitto o
in guerra tra loro.
    “Quando il nostro fondatore, Pierre de Coubertin, rianimò i
Giochi Olimpici 130 anni fa proprio qui a Parigi – ha detto il
presidente del Cio Thomas Bach, che ha partecipato all’evento -,
li vide come un modo per promuovere la pace tra tutte le nazioni
e i popoli del mondo. È stato un vero ambasciatore di pace. Oggi
voi, gli atleti olimpici, siete gli ambasciatori di pace del
nostro tempo”. “Voi ci mostrerete come sarebbe il nostro mondo,
se vivessimo tutti nello stesso spirito olimpico di coesistenza
pacifica – ha detto ancora Bach -. Competerete con forza l’uno
contro l’altro ma, allo stesso tempo, vivrete pacificamente
insieme sotto lo stesso tetto, qui nel villaggio olimpico. State
rispettando le stesse regole e, soprattutto, rispettandovi a
vicenda. In questo modo inviate un grande messaggio di pace da
Parigi al mondo”.
    Il presidente Bach ha poi invitato gli atleti a estendere il
loro appello alla pace: “Per favore, condividete questo appello
alla pace con tutti i vostri tifosi, le vostre famiglie e gli
amici a casa. In questo modo le nostre tante voci diventeranno
una sola. Questa voce risuonerà in tutto il mondo. Possa questo
appello ispirare tutti i leader politici del mondo ad agire per
la pace. Insieme diciamo: date una possibilità alla pace!” Sempre oggi, e sempre al villaggio, è stato inaugurato il
murale della tregua olimpica di Parigi 2024 alla presenza di
Bach, del presidente del Comitato Organizzatore di Parigi 2024,
Tony Estanguet, e di Masomah Ali Zada, afghana e Capo Missione
della Squadra Olimpica dei Rifugiati del Cio per Parigi 2024, di
Emma Terho, presidente della Commissione Atleti e dell’intero
Consiglio Esecutivo del Cio. Insieme agli atleti rappresentanti
di tutti e cinque i continenti, hanno firmato il murale della
tregua olimpica.
    “Rappresentiamo le storie di oltre 120 milioni di sfollati
forzati in tutto il mondo – ha detto Masomah Ali Zada -. La
nostra squadra dei Rifugiati conosce fin troppo bene
l’importanza della pace. Gli atleti mi hanno raccontato le loro
storie. Sanno per esperienza cosa vuol dire fuggire da casa,
vedersi tolta la sicurezza e non hanno altra scelta che fuggire
a causa del numero sempre crescente di guerre e violenze”.
    “Nelle mie esperienze con la squadra olimpica dei rifugiati,
sono stata incoraggiata – ha aggiunto – da ciò che vedo. Il
nostro team incarna ciò che è possibile: riunisce persone
provenienti da diversi paesi, lingue e culture. Eppure siamo
qui, in una squadra, sotto una bandiera unificata, la bandiera
olimpica, che rappresenta la pace e il rispetto”.
   

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