Over50 più tecnologici, ma gap resta ampio

(ANSA) – ROMA, 14 DIC – L’emergenza sanitaria ha amplificato
la diffusione e l’utilizzo delle tecnologie nella vita
quotidiana di ognuno, incrementando il processo di adeguamento
al digitale anche degli over50, che sono sempre più tecnologici.
    Ma il divario digitale resta ampio e richiede di essere
affrontato. E’ il quadro che emerge da un’indagine condotta
dall’Associazione 50Πù e dalla Fondazione Leonardo, che hanno
realizzato il volume ‘Ipotesi per il futuro degli anziani.
    Tecnologie per l’autonomia, la salute e le connessioni sociali’
che fornisce un quadro della situazione odierna e degli scenari
con cui la popolazione anziana dovrà confrontarsi nei prossimi
anni. Il volume, curato dal Presidente di 50Πù, Carlo Sangalli,
e dal Presidente della Fondazione Leonardo, Marco Trabucchi,
raccoglie i contributi di 23 autori, che hanno analizzato il
crescente diffondersi della tecnologia tra le generazioni più
anziane, e include anche la ricerca condotta in collaborazione
con l’istituto Format Research ‘La percezione della tecnologia
da parte dei senior: un’indagine sugli over 50’. Dall’indagine
condotta su un campione di oltre 1.500 persone tra i 50 e gli 85
anni è emerso che gli ultracinquantenni sono grandi utilizzatori
delle nuove tecnologie: quasi l’85% possiede uno smartphone,
oltre il 61% ha un pc, il 21% circa ha un tablet, circa il 40%
utilizza un telefono cellulare senza Internet e infine, l’8,4%
utilizza uno smartwatch. Se da un lato la tecnologia attrae e
viene riconosciuta dalla popolazione senior come un vantaggio –
evidenzia ancora l’indagine -, dall’altro lato questa fascia
demografica ha anche bisogno di essere messa in guardia dai
pericoli della rete. Alcuni dati evidenziano che l’uso dei
social network favorisce il diffondersi di fake news e una
mancanza di nozioni nel riconoscimento delle fonti di
provenienza delle notizie. Così come il sentiment relativo
all’uso della domotica e degli assistenti vocali registra una
spaccatura tra piena accettazione (45%) e completo rifiuto
(45%). “Il progresso tecnologico è sotto gli occhi di tutti, ma
renderlo accessibile a tutti richiede un piano mirato di
finanziamenti, reti e infrastrutture adeguate, un costante
impegno per una formazione che consideri i bisogni specifici di
ogni utente, un’adozione incisiva degli strumenti tecnologici da
parte dei servizi sociosanitari a beneficio delle persone –
afferma Sangalli – un cambiamento che richiede uno sguardo
diretto e aperto a nuove visioni, lo stesso sguardo con cui
l’Associazione 50Πù e la Fondazione Leonardo osservano l’attuale
rivoluzione tecnologica rapportata alle necessità dei senior”.
    (ANSA).
   

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