giovedì, 8 Maggio 2025
Oms, udito a rischio per 1 miliardo di giovani

(ANSA) – ROMA, 03 MAR – Oltre 1 miliardo di persone nel mondo
di età compresa tra i 12 e i 35 anni rischia di perdere l’udito
a causa dell’esposizione prolungata a musica e ad altri suoni ad
alto volume. A lanciare l’allarme, in occasione della Giornata
mondiale dell’udito, è l’Organizzazione Mondiale della Sanità
(Oms).
I problemi di udito, evidenzia l’Oms, possono tradursi in
conseguenze gravi sulla salute fisica e mentale, sull’istruzione
e sulle prospettive occupazionali. Tuttavia, una larga parte dei
casi di perdita dell’udito potrebbe essere evitata mettendo in
atto alcune misure di prevenzione. Per questo l’Oms ha elaborato
nuove raccomandazioni, rivolte sia ai singoli che ai gestori di
attività in cui viene riprodotta musica amplificata.
“In situazioni come discoteche, bar, concerti ed eventi
sportivi il rischio dipende anche dal fatto che non vengono
offerte opzioni per un ascolto sicuro”, ha detto Bente
Mikkelsen, direttore del Dipartimento per le malattie non
trasmissibili dell’Oms. “Le nuove raccomandazioni mirano a
preservare l’udito garantendo comunque un suono di alta qualità
e un’esperienza di ascolto piacevole”, ha spiegato.
Le sei raccomandazioni Oms suggeriscono: un livello sonoro
medio massimo di 100 decibel; il monitoraggio in tempo reale e
la registrazione dei livelli sonori mediante apparecchiature
calibrate da parte di personale designato; l’ottimizzazione
dell’acustica del locale e dei sistemi audio; la messa a
disposizione al pubblico di dispositivi di protezione personale
dell’udito; la possibilità di accesso a zone tranquille per far
riposare le orecchie; la formazione del personale e
l’informazione.
Alle singole persone l’Oms consiglia: di mantenere basso il
volume dei dispositivi audio personali; di utilizzare
auricolari/cuffie ben adattati e, se possibile, in grado di
eliminare il rumore; di indossare i tappi per le orecchie nei
luoghi rumorosi; di sottoporsi a regolari controlli dell’udito.
“Dobbiamo lavorare insieme per promuovere pratiche di ascolto
sicure, soprattutto tra i giovani”, ha detto Ren Minghui,
vicedirettore generale dell’Oms. (ANSA).