martedì, 15 Ottobre 2024
Obesità, diabete, colesterolemia i fattori rischio per il cuore
Obesità, diabete, ipercolesterolemia
e ipertensione arteriosa sono tra i principali fattori di
rischio nelle malattie cardiovascolari, modificabili attraverso
la prevenzione, a cui si aggiungono sedentarietà, fumo ed
eccessivo consumo di sale. Eppure secondo i dati della
sorveglianza Passi, nel biennio 2022-2023, solo una piccolissima
quota (2%) è del tutto libera dall’esposizione al rischio
cardiovascolare noto: complessivamente il 41% degli
intervistati, tra 18 e 69 anni, ne presenta almeno 3. Su 100
italiani, 18 riferiscono una diagnosi di ipertensione, 18 di
ipercolesterolemia, 35 sono sedentari, 24 fumatori, 43 risultano
in eccesso ponderale e meno di 7 persone consumano 5 porzioni di
frutta e verdura al giorno (five a day), come raccomandato.
Inoltre, quasi il 5% del campione riferisce una diagnosi di
diabete. Agendo sui fattori di rischio cardio-metabolici
modificabili, anche attraverso lo stile di vita, l’80% dei
decessi legati a queste malattie – le più frequenti sono infarto
del miocardio e ictus cerebrale – sarebbe evitabile. Lo
ricordano gli esperti dell’Istituto Superiore di Sanità in
occasione della Giornata Mondiale del Cuore, che si celebra il
29 settembre, promossa dalla World Heart Federation in
collaborazione con l’Oms. “Un dato che va letto in senso
positivo – dice Rocco Bellantone, presidente dell’Istituto
superiore di sanità – perché chiama in causa tutti noi, come
medici e come cittadini. Tutti possiamo fare molto per il nostro
cuore, i medici e in particolare i medici di medicina generale,
in quanto professionisti più prossimi ai pazienti, comunicando
con sempre maggiore forza i buoni stili di vita. E come
cittadini impegnandoci a prendere nelle nostre mani la nostra
salute, praticando la prevenzione”. Le malattie cardiovascolari
rappresentano la prima causa di morte in Italia (30,8% di tutti
i decessi nel 2021, ultimo dato di mortalità disponibile) con
217 mila decessi. I decessi per le malattie ischemiche del cuore
e per le malattie cerebrovascolari sono, rispettivamente, il
27,3% ed il 24,7% del totale dei decessi dovuti alle malattie
del sistema circolatorio. I dati preliminari raccolti attraverso
l’esame in corso sulla popolazione generale nell’ambito della
periodica Italian Health Examination Survey – Progetto Cuore
condotta dall’Iss, mostrano per il 2023 che i valori medi della
valutazione del rischio cardiovascolare sono risultati pari al
6,9% negli uomini e al 2,3% nelle donne. Grazie al Progetto
Cuore , condotto dall’Iss, è ora online un ‘calcolatore’ del
rischio, un sistema che permette in poche mosse di valutare la
propria probabilità di avere un infarto del miocardio o un ictus
nei successivi 10 anni raggiungibile all’indirizzo
www.cuore.iss.it/valutazione/calc-rischio
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