Nuove accuse contro Ezra Miller, parla la donna strangolata in Islanda

Nuove accuse contro Ezra Miller, parla la donna strangolata in Islanda

In un lungo articolo pubblicato da Variety, sono emerse ulteriori accuse contro Ezra Miller, star di The Flash e Animali fantastici che, negli ultimi mesi, ha fatto molto parlare di sé per via dei suoi comportamenti controversi. Delle due accuse riportate da Variety, una è nuova, l’altra invece si riferisce al ben noto caso della donna strangolata da Miller in Islanda, incidente ripreso con lo smartphone da un amico della vittima. Il fatto, avvenuto a inizio pandemia, in aprile 2020, avrebbe dato il calcio d’inizio alla scia di comportamenti sempre più violenti di Ezra Miller, sfociata in un doppio arresto alle Hawaii e nelle recenti accuse di grooming rivolte all’attore da una famiglia nativa americana. Di recente, è anche emerso che Miller sta ospitando nella sua fattoria, in condizioni ben poco sicure, una donna e i suoi figli.

Il caso islandese

Partiamo dal caso di Reykjavík. Variety ha riportato due testimonianze chiave: quella della donna attaccata da Miller, che ha chiesto di restare anonima, e quella di Carlos Reynir, ex barista del Prikið Kaffihús, il pub frequentato assiduamente dalla star, dove avvenne l’incidente.

Reynir afferma che, prima del caso specifico, Miller era stato già coinvolto in due liti. Nella prima, Miller aveva afferrato un uomo per la gola e l’aveva schiaffeggiato. Reynir li aveva divisi, l’attore si era scusato e tutti i coinvolti avevano lasciato correre. “Liquidammo il tutto come una rissa tra due amici ubriachi. Siamo in Islanda, succede due volte ogni weekend”.

A proposito del caso famoso, la donna assalita da Miller ricorda che tutto iniziò in maniera innocua: lei notò che aveva dei tagli ai piedi (l’attore indossava delle infradito) e lui le rispose che erano ferite dovute a una rissa. Scherzando, la donna gli disse che avrebbe potuto batterlo in una rissa e lo invitò per scherzo a raggiungerla nell’area per fumatori all’esterno del locale. Poco dopo, un amico della donna, sempre con tono scherzoso, disse a Miller che aveva sentito che l’attore stava evitando lo scontro. “Il mio amico non avrebbe dovuto dirlo. Era solo una battuta, ovviamente, ma [Miller] la prese in maniera letterale, si arrabbiò moltissimo e corse all’esterno”. A quel punto, la afferrò per la gola, iniziando a urlare: “È questo che volevi! È questo che volevi!”. L’amico che stava riprendendo la scena fermò il video per poterla soccorrere.

La donna afferma che Miller sputò diverse volte sul volto del suo amico, un gesto pericoloso in un momento in cui nessuno era vaccinato. Reynir a quel punto intervenne per sedare la rissa, e Miller sputò in faccia anche a lui. L’attore si rifiutava di lasciare il locale, e così Reynir lo spinse fuori e chiuse a chiave la porta, per poi correre a chiudere anche la porta d’ingresso, dove Miller, dopo aver fatto il giro del locale all’esterno, stava già bussando insistentemente. Alla fine, l’attore fu portato via da alcuni amici locali. Reynir poté poi uscire in anticipo dal lavoro per farsi un tampone, che risultò negativo.

“Sono convinto che l’incidente al bar rovinò la reputazione [di Miller] in tutta l’Islanda”. Infatti, subito dopo, l’attore smise di frequentare i locali del posto. Reynir sostiene che l’attore, che si definisce non-binario e usa i pronomi plurali, indossasse “una splendida maschera da persona adorabile con una grande apertura mentale, pronta ad aiutare chiunque e parlare con chiunque. Ma, non appena qualcuno fa qualcosa con cui loro non sono d’accordo o che non piace loro, è colpa degli altri, non di [Ezra]”.

La testimonianza tedesca

Proprio questa tendenza a mutare all’improvviso atteggiamento dalla gentilezza alla violenza viene evidenziato anche da un’altra testimone, una donna tedesca che si fa chiamare Nadia. La donna racconta di aver conosciuto Ezra Miller durante una mostra d’arte a Los Angeles a gennaio 2020. Fu durante quell’incontro che si scambiarono i numero di telefono. Miller iniziò subito a tempestarla di messaggi “piuttosto adulti”, chiedendole di incontrarsi. Lei chiese a Miller di non mandarle messaggi di quella natura, l’attore smise subito e i due proseguirono a scriversi, per poi passare la notte insieme prima che Miller lasciasse Los Angeles. “Non avevo alcuna ragione di sospettare che sarebbe mai accaduto qualcosa di brutto con loro”, sostiene Nadia.

La donna invitò Miller a visitarla nel suo appartamento di Berlino, durante la Berlinale 2022. L’attore le scrisse all’improvviso, alle 4 del mattino di uno dei giorni del festival. Non avendo l’attore prenotato un hotel, Nadia lo invitò a stare da lei. A un certo punto, mentre stavano chiacchierando e cenando, Miller iniziò a rollarsi una sigaretta. Nadia chiese loro di fumare all’esterno, sul balcone. Fu questa richiesta a far scattare l’attore. “Iniziò a dire: ‘sono un creatore di pianeti. Il tabacco è sacro’”, per poi dirle che poteva fare “quello che voleva, quando lo voleva, in pratica”. Quando lei si alzò in piedi per ribadire che doveva rispettare le regole della sua ospite, Miller le intimò di sedersi, “come se stesse parlando con un cane”. Glielo face notare, e Miller le disse: “Sì, ti sto parlando come se fossi un cane”.

A questo punto, Nadia intimò loro di lasciare l’appartamento all’istante, ma Miller andò su tutte le furie, accusandola di essere “transfobica” e “una nazi”. Lei ricordò all’attore che era una discendente di vittime dell’olocausto. “Sì, ma quanta gente è morta nella tua famiglia?”, le rispose Miller, sostenendo che nella sua famiglia fosse morta più gente.

Miller rifiutava di lasciare l’appartamento nonostante Nadia continuasse a chiederlo “come un disco rotto”. L’attore iniziò a girovagare per la casa, lasciando cadere briciole di tabacco ovunque, “guardando ogni cosa, toccando ogni cosa”. Miller “iniziò a urlare di essere superstite di uno stupro” e “a dire che li avevo aggrediti, li avevo picchiati”. Alla fine, dopo aver chiamato la polizia, finalmente convinse Miller ad andarsene. “Pensavo fosse finita, ma non lo era”. Mezzora dopo, intorno alle 6 del mattino, Nadia sentì dei forti colpi alla porta del suo palazzo. Era Ezra Miller, e sosteneva che lei avesse rubato loro passaporto e denaro. Nadia si accorse che Miller aveva lasciato una seconda giacca nell’appartamento, contenente le cose da lui richieste. Gliela lanciò dal balcone e rientrò in casa.

Qualche giorno dopo, Nadia contattò un assistente sociale per riportare la vicenda. L’assistente sociale ha confermato a Variety di aver letto i messaggi di testo di Ezra Miller, compreso uno che l’attore aveva mandato a Nadia qualche minuto prima di tornare a bussare al portone del palazzo, ma che lei non aveva notato in quanto aveva attivato la modalità silenziosa per ripulire casa in pace.

La donna ha affermato di aver temuto per un po’ che Ezra Miller facesse un post su di lei, scatenandole addosso i fan – Miller sapeva dove abitava, e sarebbe stato pericoloso. Oggi, però, non è più molto preoccupata: “Probabilmente non sta pensando più a me, perché sono solo una delle tante persone che ha aggredito”.

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