Non c’è età per donare, quasi un organo su 6 da over-80

Non c’è età per la donazione di organi anche molto avanti con l’eta’. Crescono, secondo i dati del Centro Nazionale Trapianti, i donatori over 80 che ormai hanno contribuito nel 2023 con 262 organi donati che poi sono stati effettivamente trapiantati, pari al 15.7% del totale, quasi uno su 6. E l’Italia può vantare anche due record mondiali: una donazione di fegato da una donna di 100 anni e 10 mesi a Pisa nel 2022 e nell’aprile scorso una 99enne a Padova sempre di fegato. Ormai, poi, più della metà delle donazioni (50,8%) arriva da pazienti over 65.
    L’ultima di queste donazioni arriva da una 89enne, nelle scorse ore, nelle sale operatorie dell’unità operativa di Rianimazione dell’ospedale Dimiccoli di Barletta. A eseguire l’intervento è stata una equipe del Policlinico di Bari. Si tratta della quinta donazione per la struttura ospedaliera di Barletta dall’inizio dell’anno a oggi.
    “Non c’è età per donare – dichiara in una nota Tiziana Dimatteo, commissario straordinario della Asl Bt – ringrazio la famiglia della donatrice che ha fortemente voluto onorare la vita con questo gesto di altruismo”. “Donare vuol dire sostenere la vita che continua, dobbiamo ringraziare la famiglia della donatrice – afferma Giuseppe Vitobello, coordinatore donazioni della Asl Bat – che senza esitazioni ha sostenuto la donazione”.
    Riguardo al tema relativo all’età dei donatori, girano diverse false informazioni, spiega la Fondazione DOT Donazione Organi Trapianti Onlus, che portano le persone ultrasessantacinquenni a non esprimersi o a dire no alla donazione. “Operano questa scelta, spesso, nella convinzione di voler tutelare il ricevente dell’eventuale trapianto. Il pensiero è ‘sono vecchio, quindi lo sono anche i miei organi.
    Non possono esser buoni per qualcun altro’. Nulla di più sbagliato. a maggior parte dei trapianti di organi e tessuto che oggi vengono effettuati sono resi possibili proprio da donatori che hanno superato i 60 anni”.
    Sono infatti i medici a valutarne la qualità e decidere come procedere di volta in volta. Attualmente, per fegato e rene le donazioni da parte di ultraottantenni non sono più fatti aneddotici soprattutto grazie all’introduzione della perfusione, con cui di fatto è possibile ‘rigenerare’ gli organi prima del trapianto. In ogni caso, la scelta del donatore per i riceventi che sono in lista d’attesa risponde sempre al criterio del “miglior organo per il miglior paziente” ed è vincolata a speciali algoritmi che associano ricevente e donatore in modo tale che le loro età biologiche non siano troppo lontane. L’età può rappresentare un limite solo per la donazione di midollo osseo, delle cellule staminali emopoietiche e di quelle riproduttive.
    Chi si è iscritto al registro al Registro nazionale italiano donatori di midollo osseo (Ibmdr) potrà donare fino al raggiungimento del 55/mo anno di vita, un limite posto a tutela del donatore volontario. Per la donazione di cellule staminali emopoietiche in ambito familiare non sono previsti limiti di età, ma il donatore familiare è sottoposto a una serie di esami per accertare la sua idoneità clinica. 
   

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