mercoledì, 9 Ottobre 2024
Nickel Boys, l’inferno del razzismo in un carcere minorile
Nickel Boys, diretto da RaMell Ross e
tratto dall’omonimo romanzo del Premio Pulitzer Colson Whitehead sarà il film d’apertura della ventiduesima edizione di Alice
nella città.
Già ai festival di Telluride e New York e da The
Hollywood Reporter, Screen Daily, Vanity Fair, The Guardian,
Indiewire e Variety indicato nei titoli che potrebbero correre
agli Oscar 2025, è un’esplorazione visionaria e affascinante
della storia americana all’epoca delle leggi Jim Crow sulla
segregazione razziale. Il tutto raccontato attraverso la storia
di due adolescenti afroamericani in riformatorio minorile della
Florida.
Siamo nel1960 a Tallahassee. Il sogno universitario di
Elwood Curtis (Ethan Herisse) si infrange causa un innocente
passo falso, e il ragazzo viene condannato all’inferno della
Nickel Academy. Lì incontra Jack Turner (Brandon Wilson) con il
quale stringe un’alleanza: Turner dispensa consigli fondamentali
per la sopravvivenza all’interno del violento carcere minorile,
mentre Elwood si aggrappa alla sua visione ottimistica del mondo
per sopravvivere. Sullo sfondo del nascente movimento per i
diritti civili, l’esistenza dei due adolescenti sembra lontana
dall’oratoria del reverendo Martin Luther King.
Nonostante la brutalità della Nickel, Elwood si sforza di
mantenere la sua umanità, risvegliando una nuova visione della
vita del suo compagno di cella.
“Nickel Boys è un film che fa fare un balzo in avanti alla
rappresentazione cinematografica della crudele realtà del
razzismo – dichiarano Gianluca Giannelli e Fabia Bettini,
direttori artistici di Alice nella città – RaMell Ross condivide
con chi guarda la bellezza del margine, l’emozione del confine,
la trasgressività del limite dei ragazzi protagonisti
dell’omonimo romanzo del due volte premio Pulitzer Colson
Whitehead. Per questo siamo onorati di aprire il festival con ‘Nickel Boys’, un’opera intensa nello spirito e audace nel
linguaggio visivo che conferma lo status di artista visionario
del suo autore, che persevera nel tentativo di catturare il buio
della storia americana, affinché non si ripeta all’infinito”.
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