Nel Metaverso un gioco per abbattere stereotipi delle donne

(ANSA) – ROMA, 22 NOV – Una esperienza di gioco nel Metaverso
contro la violenza di genere, per abbattere stereotipi e
pregiudizi attraverso la realtà virtuale. Si chiama ‘Myth to
Metaverse’, la experience sviluppata in occasione della ‘Giornata internazionale per l’abolizione della violenza sulle
donne’ dall’associazione ‘Fare x Bene’ insieme a esperti di
gaming e un team di voxel artist all’interno di ‘The Sandbox’,
la piattaforma per il gioco nella realtà virtuale. Testimonial e
protagonista del gioco l’avatar di Valentina Pitzalis,
sopravvissuta a un femminicidio nel 2017 e diventata simbolo
della lotta alla violenza di genere che, insieme agli avatar dei
peer educator di Ape22 formati dalla Onlus nelle scuole di tutta
Italia, accompagnerà gli utenti alla scoperta del gioco.
    L’esperienza si potrà anche provare dal 25 al 27 novembre, in
concomitanza con la Milano Games Week, presso il Spazio Lenovo
nell’ambito del salone del gaming. “Intendiamo sensibilizzare
opinione pubblica e aziende sull’importanza di approcciarsi ai
nuovi mondi virtuali per coinvolgere le nuove generazioni su
tutte le tematiche che hanno a che fare con pregiudizi,
stereotipi e, più in generale, con un uso più consapevole e
socialmente corretto delle nuove tecnologie e dei canali
digitali”, le parole della direttrice di ‘Fare x Bene’ Giusy
Laganà. Il gioco si svolge in un museo virtuale dove sono
esposte opere monumentali come Il Ratto di Persefone, Apollo,
Dafne, Perseo e Medusa e altre opere riprodotte in voxel che
rappresentano storie di ordinaria violenza sulle donne, con
l’obiettivo di evidenziare come stereotipi e archetipi derivanti
dal mito greco siano ancora presenti ai giorni nostri e si
possano combattere attraverso i nuovi e più diffusi media,
attraverso appunto il gioco, il Play to Learn. A Myth to
Metaverse ha aderito anche il Liceo Artistico di Brera di
Milano. Il tema del progetto è Las Mariposas e si ispira alla
storia delle sorelle Mirabal a cui la giornata internazionale
del 25 novembre è stata intitolata dall’Onu per la loro tragica
scomparsa nel 1960. (ANSA).
   

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