mercoledì, 30 Aprile 2025
Natasha Lyonne fa un film con l’intelligenza artificiale

Natasha Lyonne, la star
dell’innovativa serie Russian Dolls e che di recente ha recitato
in His Three Daughters di Azazel Jacobs, collaborerà con il
pioniere della realtà virtuale e con Brit Marling a un nuovo
lungometraggio ambientato nel mondo dei videogiochi immersivi in
cui si farà ampio uso dell’intelligenza artificiale. Il
progetto, intitolato Uncanny Valley, è sostenuto da Asteria, il
nuovo studio fondato dalla Lyonne e dal regista e imprenditore
losangelino Bryn Mooser, interamente incentrato sull’uso
dell’IA.
Al suo debutto alla regia, Lyonne dirigerà il film basandosi
su una sceneggiatura scritta insieme a Marling: entrambe saranno
anche le protagoniste. La storia è quella di un’adolescente che
perde il senso della realtà a causa di un videogioco in realtà
aumentata di enorme success, ambientato in un presente
parallelo. Il film mescolerà riprese dal vivo con elementi
videoludici, questi ultimi creati da Lanier. L’intero progetto
farà uso dell’intelligenza artificiale sviluppata da Moonvalley,
partner di Asteria, attraverso un modello chiamato “Marey” che,
a differenza dei sistemi di aziende come Runway e OpenAI, è
basato esclusivamente su dati già liberati da vincoli di
copyright. Il film “combinerà le tecniche narrative tradizionali con le
tecnologie IA più avanzate per creare un’esperienza
cinematografica radicalmente nuova”, ha detto all’Hollywood
Reporter un portavoce di Asteria. Uncanny Valley si colloca in
un momento significativo mentre l’industria del cinema si sforza
di ridefinire i propri criteri di produzione e premiabilità
nell’era dell’IA. Sono di pochi giorni fa le nuove linee guida
dell’Academy of Motion Picture Arts and Sciences per la prossima
edizione degli Oscar. L’uso dell’intelligenza artificiale nella
produzione cinematografica non viene più vietata e anzi, se ne
riconosce ufficialmente la presenza, stabilendo che l’impiego di
strumenti di IA generativa o di altri strumenti digitali “non
aiuta né danneggia le possibilità di ottenere una nomination”.
Tuttavia, l’Academy ha sottolineato che, nel valutare i film,
considererà “il grado in cui un essere umano è stato al centro
della paternità creativa”.
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