Mimì. Il Principe delle Tenebre, horror di Brando De Sica

(di Francesco Gallo) Mimì. Il Principe della Tenebre, in
sala dal 16 novembre con Luce Cinecittà e opera prima di Brando
De Sica, più che un semplice horror è un film ‘marziano’ tanto è
pieno di generi e sfumature: dal musical al fantasy, dal melò
camorristico al musicarello neo melodico.
    Protagonista Mimì (Domenico Cuomo), un adolescente orfano nato
con i piedi deformi, cuore puro e corpo sottile che lavora in
una pizzeria a Napoli.
    Un giorno incontra Carmilla (Sara Ciocca), una ragazza molto
dark convinta di essere una discendente del conte Dracula e che
ama appassionatamente il Nosferatu di Murnau.
    Tra loro nasce subito qualcosa e per il ragazzo dai piedi
deformi e bullizzato un giorno sì e un giorno no da piccoli
delinquenti locali appassionati di brani neo melodici, inizia
una nuova vita da aspirante vampiro. Ora Mimì ha finalmente uno
scopo, per la prima volta ama ed è riamato.
    Da qui il film e il bravissimo protagonista si agitano tra
tenerezze, fiumi di sangue, citazioni cinefile e brani di
Johnson and Johnson.
    Il suo Mimì sembra un film marziano per i tanti generi? “Il fatto è che la vita è piena di sfaccettature – dice il
regista – . È una discoteca di bellezza e bruttezza così noi
raccontiamo sia la fuga dalla realtà che l’importanza dei sogni,
ma anche la ricerca d’identità. E in questo caso si cerca anche
un’appartenenza visto che si tratta di giovani che un giorno
possono venire vestiti da metallari e un altro giorno da hippy.
    Stiamo parlando poi comunque anche di un coming of age, insomma
– continua Brando De Sica – tutto questo si è riversato
naturalmente in questo film senza che ne fossi davvero
consapevole, inconsciamente”.
   

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