Meloni: «Se la Tunisia crolla rischiamo 900mila rifugiati»

Giovedì, intervenendo alla sessione del Consiglio dedicata ai migranti, Meloni aveva cercato di catalizzare l’attenzione dei colleghi sul tema che le sta più a cuore: «Se la Tunisia crolla del tutto si rischia una catastrofe umanitaria, con 900mila rifugiati». Poi ha ringraziato la Commissione per il lavoro svolto su impulso del Consiglio europeo di febbraio e per la lettera inviata a seguito della tragedia di Cutro, chiedendo però «azioni rapide e concrete» per bloccare le rotte nel Mediterraneo.

Al termine della prima giornata di Consiglio europeo, la premier italiana e il presidente francese si vedono a tu per tu (senza le rispettive delegazioni) poco prima delle 23, nell’hotel del centro di Bruxelles, dove alloggiano. La gestione dei flussi migratori è stato uno tra i temi, ma anche il sostegno all’Ucraina, la politica industriale europea, l’energia e la riforma del Patto di stabilità e crescita. In cambio di un sostegno sull’immigrazione, riferiscono i retroscena, il leader francese ha chiesto a quella italiana l’impegno a sostenere l’inserimento delle tecnologie nucleari fra quelle compatibili alla transizione energetica.

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