Mateo Retegui, dal Boca al sogno azzurro

E’ cresciuto nelle giovanili del Boca Juniors e ha esordito nella nazionale azzurra segnando il primo gol a Napoli e il secondo a Malta. Nel debutto ha unito di nuovo le due terre di Maradona, nonostante non sia bastato a rimontare l’Inghilterra. C’è il segno di Diego nel destino di Mateo Retegui, l’attaccante che Roberto Mancini ha pescato nel campionato argentino, prendendolo dal Tigre e dandogli, grazie alla sua cittadinanza italiana, la chance di scegliere la nazionale azzurra.

“Retegui ha sbloccato questa sfida, è stato fondamentale. Ha bisogno di tempo, deve ancora conoscere bene il calcio europeo”, ha detto Mancini dopo il match con Malta.

Mateo Retegui ha accettato la nuova sfida trovandosi per la prima volta a giocare in Europa dopo gli anni con i club in patria, dal Boca all’Estudiantes e ora al Tigre. E’ nato a San Fernando ma la sua famiglia, in particolare suo nonno, era nato a Canicattì, in provincia di Siracusa e poi emigrato in Argentina.

“Sono triste per la sconfitta, ma molto contento per aver esordito con la maglia di questo Paese”, le sue prime parole azzurre, nel postpartita di Italia-Inghilterra, ovviamente in argentino. “Per la mia famiglia e per me è un orgoglio rappresentare questi colori. Mi sarebbe piaciuto che fosse un esordio con una vittoria, ma dobbiamo lavorare per correggere gli errori e vincere la prossima”. Giunto in Italia, Mateo Retegui ha avuto un lungo dialogo con Mancini, è stato pochi giorni in ritiro con la nazionale e subito una maglia da titolare. Il ct azzurro ha creduto in lui dopo averlo visto nel campionato argentino ma anche dopo aver visto la sua determinazione in campo a Coverciano. Lo ha paragonato a Batistuta quando arrivò in Italia, Mancini, che gli ha dato la maglia da titolare, scommettendo su di lui nell’esordio della nuova Italia nelle qualificazioni agli Europei 2024.

Per Retegui si e la nazionale si apre una nuova strada. 

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