Malia Obama cambia nome, si filma Malia Ann

Malia Obama cambia nome: la ex
First Daughter degli Stati Uniti ha scelto di firmare come Malia
Ann abbandonando, almeno nella sua vita professionale di
cineasta, il cognome dei celebri genitori con cui ha passato
otto anni alla Casa Bianca. È stato con questo nome d’arte (che non si può veramente
definire pseudonimo, Ann e il suo ‘middle name’) che la 25enne
primogenita degli Obama ha annunciato l’anno scorso al festival
di Sundance nello Utah il suo primo film The Heart, che poi è
andata a presentare di persona lo scorso gennaio non lasciando
più dubbi su a chi attribuirne la ‘maternità’.
    Sono subito seguite polemiche da parte di presunti critici
secondo cui non poteva che trattarsi di un caso di nepotismo,
l’ultimo nel tormentone che da qualche mese mette in dubbio le
capacità i cosidetti ‘nepo-baby’ di Hollywood – altre sono Zoe
Kravitz, Kaia Gerber e Lily-Rose Depp – di costruirsi
autonomamente una vita professionale di successo. Si è detto in
particolare che la figlia di Barack e Michelle Obama non avrebbe
ottenuto finanziamenti o incarichi in progetti di alto profilo –
ad esempio come sceneggiatrice per l’attore, rapper e produttore
Donald Glover – se non fosse stata aiutata dagli stretti legami
di mamma e papà con il mondo del cinema anche grazie alla loro
società di produzione Higher Ground che nel 2020 ha vinto un
Oscar per American Factory e che quest’anno sostiene Rustin’ in
cui Colman Domingo è in cinquina come miglior attore. La scorsa settimana il cognome di Malia è approdato a The
View. Whoopi Goldberg, una delle conduttrici dello show della
Abc, ha difeso la decisione della ragazza: “Che ve ne importa
come si vuole chiamare? Se si volesse chiamare Jeanette McDonald
ne avrebbe tutti i diritti. Se io posso essere Whoopi Goldberg,
lei può essere chi diavolo decide”, ha detto la comica che ha
cambiato il suo nome originale di Caryn Elaine Johnson.
   

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