Luna Rossa vince, Ineos risponde:1-1 la finale di Louis Vuitton Cup

La prima sfida vinta con autorevolezza, la seconda persa con un distacco di soli 18 secondi: per Luna Rossa tutto sommato un buon risultato contro gli agguerriti avversari di Ineos Britannia nella prima giornata della finale della Louis Vuitton Cup nelle acque di Barcellona. E nelle condizioni finora più esigenti nel campo di regata, con onde alte oltre un metro e vento teso con raffiche superiori ai 21 nodi.

La battaglia finale, che si deciderà al meglio delle 13 regate e dalla quale uscirà lo sfidante del Defender New Zealand nell’atto conclusivo della 37/ma America’s Cup – con in palio l’agognata Coppa delle Guinee – ha mostrato da subito che nessuno farà sconti.

Nel Round 1 il Team Prada Pirelli – con i timonieri Checco Bruni e James Spithill. i trimmer Andrea Tesei e Umberto Molineris e i cyclors Bruno Rosetti, Enrico Voltolini. Emanuele Liuzzi e Cesare Gabbia – ha esibito la sua superiorità, con una partenza esemplare, che l’ha subito portato in vantaggio. Luna Rossa si è presa il lato sinistro, mentre l’AC75 di sir Ben Ainslie e Dylan Fletcher si è messo nella scia.

Luna Rossa e Ineos Britannia

Al primo incrocio il team azzurro aveva già 120 metri di vantaggio, volando a 40 nodi. Durante la seconda bolina, Ineos ha spanciato due volte cadendo dai foil, mentre Luna Rossa è stata impeccabile. E ha dominato nei primi quattro lati degli otto della regata, con manovre precise e con un solo brivido per un rischio di spanciata nella seconda bolina, a causa delle onde alte.

A metà regata, l’allungo sui britannici di Ineos era di 400 metri e 13 secondi. Gli inglesi hanno inseguito ma restando lontanissimi dal sorpasso. Dopo il quinto gate hanno ridotto lo svantaggio a 300 metri, sfruttando una raffica, ma il Team di Prada Pirelli è rimasto saldo al comando, tagliando la linea del traguardo avanti di 700 metri e 46 secondi su Ineos.

Nel ‘Race Village’ sul molo, davanti agli schermi giganti, l’esultanza dei fan italiani e curiosi per la vittoria degli azzurri, mentre Francesco Bruni celebra a fine gara la conquista del primo punto. “E’ stato davvero complicato a causa delle condizioni del vento e del mare mosso, abbiamo fatto un grande lavoro. Sono orgoglioso del team, abbiamo recuperato anche qualche piccolo errore commesso”.

Luna Rossa

La partenza del secondo match race – dopo la sostituzione dei cyclors Luca Kirwan e Paolo Simion al posto di Liuzzi e Gabbia nel team di Maz Sirena – è stata al limite della regabilità, per il mare sempre più increspato e il vento a 21,5 nodi. Questa volta è stata Ineos Britannia ad andare lievemente in testa, mettendosi sopravento. I due bolidi di carbonio hanno veleggiato sostanzialmente appaiati e, nel testa a testa, la barca degli inglesi è riuscita a conquistare il primo gate con un vantaggio di 7 secondi su Luna Rossa.

Ma questa volta sir Ben Aislei era deciso a sbarrare il passo agli avversari. Luna Rossa ha recuperato il ritardo, che al gate 5 era di 10 secondi. Ma, Ineos ha trovato una raffica sfruttandola a fondo e si è ripresa il vantaggio. Al gate 6 è stato chiaro che solo un errore di Ineos avrebbe potuto cambiare l’esito della regata. Un errore che non c’è stato.

Luna Rossa

Dopo l’ultimo lato di poppa gli inglesi sono volati via e hanno passato il traguardo con 18 secondi di vantaggio su Luna Rossa. “Abbiamo scelto una strategia più aggressiva alla partenza e poi abbiamo navigato meglio durante la regata”, il commento di Ben Aislei, sollevato per aver recuperato il punto perduto. Dopo la pausa di riposo domani, si riparte sabato con i due match race della giornata, che si ripeteranno domenica e, poi, l’1, il 2 e il 4 ottobre, fino all’eventuale latch race decisivo il 5 ottobre, in caso di pareggio.

E’ sempre più evidente che i britannici non molleranno l’osso e daranno filo da torcere, regata dopo regata, pur di mettere le mani su un trofeo che gli sfugge da 173 anni. 

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Leggi su ansa.it