martedì, 6 Maggio 2025
Luca Marinelli, ascoltare i figli fa un buon padre

“Siamo fortemente vittime di questo
sistema patriarcale che alla fine non ha fatto bene a nessuno,
ma questo vale anche per le madri. Insomma credo sia l’ascolto
dei figli che fa un buon padre e una buona madre”.
Così Luca Marinelli parla, non a caso, di genitorialità nel
presentare Paternal Leave, opera prima della moglie Alissa Jung
passata già nella sezione Generation della Berlinale 2025, in
sala il 15 maggio con Vision Distribution e in anteprima al
Bellaria Film Festival.
Girato nella riviera Romagnola, racconta la storia di Leo
(Juli Grabenhenrich) un’ostinata e arrabbiata ragazza tedesca
che decide di intraprendere un viaggio nella riviera romagnola
per incontrare il padre biologico (Marinelli) che non ha mai
conosciuto, perché è fuggito non appena saputo della sua
esistenza.
Già dal primo incontro tra la ragazzina e il padre Paolo, che
vive in un camper e gestisce un bar sulla spiaggia, è un
continuo scontro tra due persone che non si conoscono e cercano
di difendere le loro rispettive posizioni. Lei è piena di
domande e lui ha meno risposte.
“Il fatto che si incontrino due persone che, per motivi diversi,
sono nello stesso momento critico della vita – dice Marinelli
del suo personaggio di Paolo – è una vera fortuna per lui perché
con l’arrivo di Leo è costretto a mettersi per la prima volta
allo specchio e finalmente si vede”.
E ancora l’attore romano quarantenne: “Grazie al femminismo
stiamo tentando oggi di rovesciare un patriarcato che è sempre
stato, per uomini e per donne, un problema gravissimo. Vivendo
nella nostra famiglia, con Alissa che ha due figli dal suo primo
matrimonio, ho imparato che la cosa più importante che i
genitori possono fare è appunto ascoltare i propri figli e
soprattutto imparare da loro. I figli, rispetto a noi – aggiunge
Marinelli -, sono molto più collegati al presente. Insomma se
noi abbiamo più esperienza, loro vivono più consapevolmente”.
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