L’Hiv in Africa è ancora una piaga, soprattutto per le donne

(ANSA) – TRIESTE, 26 MAG – “L’incidenza di infezioni da Hiv
nelle giovani donne africane è marcata: nella fascia di età dei
18-19 anni il 13,6% delle ragazze è sieropositiva; per i ragazzi
di pari età il tasso di positività è appena l’1,5%; valori che
crescono ancora per donne di 30 o più, con tassi di infezione
del 70%”. Lo ha detto Quarraisha Abdool Karim, presidente
dell’Accademia mondiale delle scienze per il progresso
scientifico dei paesi in via di sviluppo (Twas), che ha sede a
Trieste, intervenendo per il quarantennale dell’istituto.
    Oggi sono 38,4 milioni le persone che convivono con l’Hiv in
tutto il mondo, una quota elevata di questo numero vive
nell’Africa sub-sahariana. L’epidemiologa sudafricana ha
illustrato la risposta del suo Paese alla pandemia da Covid-19 e
l’impatto che il virus ha avuto sulle persone positive all’HIV e
alla tubercolosi (Tb). “Abbiamo capito quanto sia importante
trattare congiuntamente con farmaci antiretrovirali tutti i
pazienti con co-infezione da tubercolosi e Hiv – ha spiegato
Abdool Karim – In questo modo, con trattamenti integrati, siamo
riusciti a ridurre i decessi da Hiv e Tb del 56%”.
    La Twas è considerata una forza trainante per lo sviluppo di
capacità scientifiche nel Sud del mondo; fu fondata 40 anni fa
da un gruppo di scienziati del sud e nord del mondo guidati dal
fisico pachistano e premio Nobel Abdus Salam e fu inaugurata nel
1985 dall’allora Segretario Generale delle Nazioni Unite Javier
Pérez de Cuéllar. Abdool Karim è Fellow della Twas dal 2015, nel
2014 vinse il prestigioso premio Twas-Lenovo per i contributi
scientifici alla lotta contro l’HIV; è la prima donna presidente
dell’Accademia. Le celebrazioni per il quarantennale appena
iniziate, dureranno 3 anni; l’Accademia conta più di 1.380
Fellow, scienziati fra i più accreditati al mondo – fra i quali
12 premi Nobel – di 110 paesi. La Twas ha assegnato migliaia di
borse di studio per la ricerca a scienziati di paesi in via di
sviluppo, e, di recente, ha festeggiato il millesimo studente di
PhD laureatosi grazie al suo supporto. (ANSA).
   

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