Le molte facce dell’amore nel libro della psicologa Antonella Rossi

Un libro per raccontare le molte facce dell’amore. E’ ‘Sono qui per amore. Donne che hanno il coraggio di volare’ della psicologa Antonella Elena Rossi (Gabrielli Edizioni) con la prefazione della giornalista Eleonora Daniele.

Storie di amore e adolescenza, periodo della vita in cui sperimentiamo i primi turbamenti del cuore, il cambiamento del corpo e delle relazioni. Sono storie di amore tra donne e uomini adulti, che inseguendolo si sono dimenticati di cosa questo sentimento significhi. Ma anche l’amore che esige rispetto, necessario nell’uso delle parole e nell’evitare di occupare spazi altrui.

“Ho scelto l’amore come filo conduttore del libro – spiega la psicologa Rossi – perché l’amore ci porta a scoprire parti di noi che non conosciamo, ci porta a guardare l’orizzonte con uno sguardo diverso, a volte incantato, ci trascina in dimensioni sempre diverse e sconosciute. Quando smettiamo di amare tutto si ferma e il nostro corpo ci manda dei segnali: ci incurviamo, i nostri occhi perdono lucentezza, persino la nostra pelle potrebbe far emergere la mancanza d’amore, una carenza di felicità, si legge nelle persone che sembrano spegnersi. Le relazioni diventano sempre più superficiali e la solitudine ci entra dentro”.

Questo libro, prosegue, “è la storia di alcune anime che ho incontrato. Anime che hanno per amore vissuto un grande dolore. Anime che per amore non si sono rispettate, rinunciando all’amore per loro stesse e per il proprio corpo. Racconto le loro storie con estremo rispetto, perché è il racconto di emozioni e lacrime, è la memoria di visi e vissuti, di idee, sogni e progetti. Nel momento del loro racconto queste persone mi hanno fatto un dono pressoché sacro: condividendo con me un pezzo della loro vita, mi chiedevano di riconoscerle e di prendermi cura di loro”.

“Quando ho deciso di scrivere queste pagine – spiega l’autrice nella prefazione – l’intento era quello di portare storie iniziate tragicamente, ma concluse con una rinascita. La vita credo sia questo: un pendolo che spesso ci mette in contatto con la morte, ma che è in grado di ricondurci potentemente alla
vita, grazie soprattutto ai nostri incontri. Lo scopo di questo libro sta proprio nel descrivere storie di altri, ma anche un po’ mie e un po’ di coloro che vorranno leggerlo, per capire che a volte “cadere” è una benedizione. La crisi molte volte quando arriva ci rende consapevoli che non eravamo più in grado di riconoscere ciò che veramente ci stava davanti. Le storie qui raccolte sono di persone che hanno saputo trovare la propria strada, nonostante gli ostacoli e le sofferenze. Il dolore è spesso l’unico modo per arrivare all’amore per se stessi, per trovare quegli orizzonti nuovi e quelle terre inesplorate che, tuttavia, ci fanno molta paura. La paura, del resto, è l’altra faccia del coraggio”.

Dunque, conclude Antonella Rossi, l’obiettivo è trasferire il dono di queste storie a chi leggerà queste pagine, “perché può essere utile per capire che siamo noi gli artefici della nostra storia, della narrazione della nostra vita, anche riscrivendola”. 

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