Jasmine Trinca, delitto Circeo paradigma violenza su donne

(ANSA) – ROMA, 25 AGO – Non ha avuto dubbi Jasmine Trinca
nell’affrontare l’argomento della violenza sulle donne
interpretando un ruolo centrale in “La scuola Cattolica” il film
di Stefano Mordini che ricorda i tragici eventi del settembre
1975 avvenuti al Circeo. L’attrice lo spiega sul numero di Elle
dedicato al cinema e alla Mostra del Cinema di Venezia in
edicola il 26 agosto, presentando il film tratto dal romanzo
Premio Strega di Edoardo Albinati.
    Un argomento che certo non lascia indifferenti. “Ho scelto di
aderire a questo progetto perché la vicenda che racconta e il
punto di vista da cui origina il romanzo mi sono sembrati molto
interessanti, un’analisi della costruzione del maschile di
potere in questo Paese – racconta Jasmine Trinca a Piera
Detassis, editor at large cinema & enterteinment di Hearst –
Credo che dare un contributo a quella che spero sia un’analisi
dura e cruda, ma anche un’implicita volontà di decostruzione del
maschile, sia una cosa importante, fondamentale anche per le
donne”.
    Un tema, secondo Jasmine Trinca, che ha ancora molto da
insegnare alla società di oggi. “Ci sono degli eventi di cronaca
che segnano un Paese perché raccontano di un assetto culturale.
    Il Circeo in Italia è stato questo, un drammatico risveglio che
metteva in connessione la visione della donna con il nesso tra
potere, denaro, sesso e direi educazione. La vicenda del Circeo
è arrivata a me perché impressa nella memoria collettiva come
paradigma della violenza maschile sulle donne, ma anche come il
segno di una complessa e lunga battaglia femminista che proprio
dal Circeo prese vigore”.
    Al film partecipa un cast de roi – scrive Piera Detassis –
Riccardo Scamarcio, Valentina Cervi, Valeria Golino, Fabrizio
Gifuni, Benedetta Porcaroli emozionante nel ruolo di Donatella
Colasanti e i giovanissimi Giulio Pranno, Francesco Vergoni,
Francesco Cavallo. (ANSA).
   

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