In 40 a Napoli per il corso di location manager del cinema

Sono 40 gli iscritti selezionati al
nuovo corso riservato alla figura del “location manager”
promosso dalla Film Commission Regione Campania presieduta da
Titta Fiore e diretta da Maurizio Gemma. Tre livelli di
competenza, dai beginners, agli intermedi e fino agli advanced,
coordinati nell’attività formativa da Nicola Fedrigoni,
produttore e location manager di esperienza, attualmente al
lavoro (fino al 15 giugno), nel Parco San Laise di Napoli
nell’ex Base Nato di Bagnoli.
    “Il corso – sottolinea Titta Fiore – sostiene a livello
formativo i tanti tecnici che intendono specializzarsi in questa
professione, ruolo strategico per radicare i processi produttivi
sul territorio. Un’iniziativa che si inserisce nel lavoro
costante che la Fondazione realizza da anni per favorire lo
sviluppo in Campania del comparto audiovisivo e delle
infrastrutture, materiali e immateriali, ad esso necessarie”.
    Sempre più ricercata, la figura del location manager è una
professione recente e divenuta necessaria da quando la
produzione di film, serie televisive e documentari si è spostata
dai poli cinematografici tradizionali ai tanti luoghi iconici
variamente dislocati sull’intero territorio nazionale.
    Fondamentale il ruolo del location manager che, nello
specifico, si occupa della ricerca delle ambientazioni sia
interne che esterne, che rispondano a requisiti non solo
artistici, ma anche economici e produttivi, delle opere
audiovisive. “Il corso – aggiunge Maurizio Gemma – affronta
molteplici aspetti del Location Management, con lezioni
diversificate a seconda dei livelli di conoscenza pregressa dei
vari allievi. Il location manager deve avere una profonda
conoscenza del territorio e al tempo stesso una grande
padronanza della filiera produttiva, nonché degli aspetti
contrattuali e delle procedure burocratiche che vanno affrontate
per l’ottenimento delle autorizzazioni, attività per cui la FCRC
affianca da sempre location manager e addetti alla produzione
facendosi cerniera tra le istituzioni del territorio e gli
eventi produttivi, anche complessi, che la stessa FCRC attrae in
Campania”.
   

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