Il Nuovo Piano vaccinale da 500 mila dosi al giorno, con alcune incognite

È stato presentato il nuovo Piano vaccinale che ha lo scopo di arrivare a fine settembre con la popolazione immunizzata dal Covid. Un netto cambio di passo segnato dall’arrivo del nuovo commissario straordinario per l’emergenza il Generale Francesco Paolo Figliuolo che ha assicurato che entro la fine dell’estate tutta la popolazione che lo vorrà sarà vaccinata raggiungendo quindi l’80% della popolazione e con questo l’immunità di gregge. Per arrivare a questo la campagna vaccinale prevede come le dosi di vaccino somministrate dovranno essere più che raddoppiate rispetto ad oggi passando dalle circa 200mila attuali a 500mila dosi al giorno.

Il nuovo Piano conta di aumentare il personale impegnato (medici e «inoculatori») e i punti per le somministrazioni dei vaccini. restano però due incognite: la prima legata proprio alle persone impegnate a somministrare le dosi, il secondo (e questo non dipende dall’Italia) l’effettivo arrivo dei vaccini ordinati dall’Europa.

Le linee guida del nuovo piano vaccinale

La platea dei vaccinatori sarà aumentata con l’impiego dei dottori di medicina generale (fino a 44 mila) e degli odontoiatri (fino a 60 mila). Saranno impiegati anche i medici specializzandi e i medici della Federazione Medico Sportiva Italiana-CONI oltre a quelli dell’Esercito, già in campo da settimane.

La capillarizzazione della somministrazione sarà possibile impiegando i medici competenti dei siti produttivi e della grande distribuzione, etc. (accordi in via di finalizzazione) e ricorrendo ai medici convenzionati ambulatoriali e pediatri di libera scelta. Dove sarà necessario si procederà all’assunzione di medici e infermieri a chiamata, che si aggiungeranno agli attuali 1.708. Ad oggi sono già operativi medici dello sport e medici competenti. Saranno coinvolti anche i farmacisti. In casi emergenziali sono previsti anche dei team mobili.

Oltre alle strutture sanitarie attualmente operanti, alle caserme del comparto Difesa e Sicurezza e agli altri centri vaccinali attivi, anche i siti produttivi, la grande distribuzione, le palestre, le scuole, le strutture di associazioni o della Conferenza Episcopale Italiana (CEI) potranno essere utilizzati per allestire punti di vaccinazione, nel rispetto delle priorità del Piano strategico nazionale del Ministero della Salute. I punti vaccinali operativi al 12 marzo sono 1.733

L’ipotesi di pianificazione prevede una progressione della capacità vaccinale dalle 170 mila somministrazioni medie giornaliere (registrate dal 1 al 10 marzo) fino ad almeno 500 mila entro il mese di aprile. Nel piano non sono state considerate riduzioni di approvvigionamento di vaccini ed è stato considerato un tasso costante di adesione al vaccino nel tempo da parte dei cittadini.

Il worst case scenario è stato calcolato considerando per tutti la doppia somministrazione (non prevista per il vaccino Johnson&Johnson). Non è stato considerato l’impatto favorevole nel tempo della riduzione della pressione ospedaliera che comporterebbe ulteriori risorse da spendere. Il totale della popolazione vaccinabile (over 16) è pari a poco meno di 51 milioni. É stata considerata l’immunità di gregge con tre possibili soglie (80 – 70 – 60 %), calcolata su tutta la popolazione (anche under 16).

Ad oggi sono state consegnate “7,9 milioni di dosi, che si raddoppieranno entro le prossime tre settimane. Entro la fine di giugno è previsto l’arrivo di altre 52 milioni di dosi circa mentre ulteriori 84 milioni sono previsti prima dell’autunno”.

La campagna vaccinale sarà monitorata

da un tavolo permanente coordinato dalla Struttura Commissariale e composto dalla Protezione Civile, dalle Regioni e dalle Province autonome, con l’eventuale partecipazione di altri attori istituzionali e delle associazioni.

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