I neonati più a rischio per il caldo

(ANSA) – ROMA, 11 LUG – Più sensibili al caldo degli adulti e
non in grado di far comprendere il problema con le parole, “i
neonati sono più a rischio di altri bimbi in estate, a causa del
caldo eccessivo e del rischio di disidratazione”. A mettere in
guardia è la Società italiana di Neonatologia, che in un
vademecum rivolto ai neogenitori per le vacanze ricorda i segni
della mancanza di acqua nei bimbi di pochi mesi: pannolino
spesso asciutto.
    L’allattamento esclusivo materno, o con latte artificiale in
assenza di latte materno, soddisfa tutti i bisogni non solo
calorici, ma anche idrici, necessari a mantenere l’adeguato
equilibrio idro-elettrolitico del neonato. Non serve, quindi,
somministrare in aggiunta acqua o altri liquidi. Nel caso in cui
il piccolo sia più irrequieto, è consigliabile proporgli il seno
con più frequenza del solito. La mamma che allatta, invece, deve
bere ancora più del solito. “Quando il neonato non riesce ad
alimentarsi regolarmente è bene saper riconoscere gli eventuali
segnali di disidratazione: scarsa emissione di urine, secchezza
delle mucose, avvallamento della fontanella sulla nuca,
irritabilità o sopore, alterazioni della temperatura. In questi
casi, è bene che il piccolo venga subito valutato da un
pediatra”, spiega il presidente della Sin, Luigi Orfeo.
    Il neonato non dovrebbe mai essere esposto direttamente ai
raggi solari ed è questo il modo migliore per prevenire
scottature ed eritemi. “Non è, invece, consigliato – precisa
Orfeo – l’utilizzo di routine di creme solari sui neonati;
occasionalmente ed in particolari situazioni, possono essere
utilizzate sulle zone esposte creme con filtro fisico, ovvero
contenenti ossido di zinco, ad alto potere filtrante e non
troppo untuose.
    Il climatizzatore, ricordano i neonatologi, non è
controindicato, ma servono precauzioni: pulire i filtri prima
dell’utilizzo dopo una lunga pausa, mantenere la temperatura non
troppo inferiore a quella esterna e comunque non scendere sotto
i 22-23 gradi, fare attenzione non indirizzare il flusso d’aria
sul bambino, ma verso l’alto. Attenzione, infine, a non ridurre
eccessivamente l’umidità dell’aria. (ANSA).
   

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