Gli interessi di Mario Turco (M5S): cozze e nautica

Il senatore Mario Turco, vice di Conte nel movimento 5 stelle e già suo sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, è stato il delegato per i grillini a trattare con le varie lobby interessate dal ddl Concorrenza. Non solo i balneari, ma anche albergatori, mitilicoltori e nautici.

Ed è qui che si è scatenato Mario Turco, che ha in queste categorie il suo bacino elettorale di riferimento. Il senatore infatti è di Taranto, una delle poche città in cui i 5 stelle si presentano alle elezioni con una propria lista, per giunta in coalizione con il Patito Democratico. Ed è qui che si conteranno personalmente sia Turco che Conte, che ha deciso di chiudere proprio a Taranto il 10 giugno la campagna elettorale per le amministrative. Tornando, dopo il suo fallimento su Ilva, al vecchio programma dei 5 stelle per Taranto: le cozze! E così proprio grazie al tarantino Mario Turco è stata esclusa dal regime delle concessioni la mitilicoltura. Gl allevatori di cozze non dovranno procedere a gara per gli spazi. Che, a differenza dei balneari che dovranno pagarne la concessione, Turco vorrebbe dare ai mitilicoltori gratuitamente. Infatti in un altro decreto aveva presentato un emendamento per l’esenzione del canone di concessione solo ed esclusivamente per i mitilicoltori di Taranto. «Non ho voluto perdere quest’importante occasione – scriveva Turco il 26 aprile – per proporre degli emendamenti di portata generale al Decreto Ucraina, al fine di sostenere il tessuto imprenditoriale e sociale della Città di Taranto. L’impianto emendativo che ho proposto è focalizzato su una proroga dell’esenzione dal pagamento dei canoni annui di concessione delle pertinenze demaniali marittime del Primo Seno del Mar Piccolo a seguito del protrarsi delle azioni di bonifica”. Anziché procedere alla bonifica, e consentire ai mitilicoltori di lavorare in quegli spazi tutto l’anno, Turco preferisce lasciarlo inquinato e ristorarli. Infatti il Commissario straordinario per le bonifiche nominato durante il suo mandato da Sottosegretario, il prefetto Demetrio Martino, ha deciso di interrompere il progetto di bonifica del mar Piccolo avviato dal precedente commissario Corbelli. E proprio la settimana scorsa, misteriosamente, la Presidenza del Consiglio dei Ministri (cui siede un altro sottosegretario tarantino, Roberto Garofoli) ha deciso di riconfermare il commissario Martino per altri tre anni. Quindi di non procedere alla bonifica del Mar Piccolo, senza la quale niente cozze. Preferendo sostenere i mitilicoltori con sussidi e concessioni senza gara.

Ma il senatore Turco ha anche un’altra lobby che vuole far prosperare a Taranto insieme alle cozze: la nautica da diporto. E così dopo aver lavorato per portare i cinesi di Ferretti con 142 milioni di fondi pubblici e una concessione di 40 anni al porto di Taranto con la promessa di 200 occupati (sconosciuto il piano industriale) ieri il vice di Conte ha anche festeggiato “il grande risultato ottenuto nell’esclusione dal regime delle concessioni balneari e quindi dall’applicazione della direttiva Bolkestein, per la cantieristica navale”.

Eppure “la cantieristica non è mai stata, e non può evidentemente essere inclusa tra le concessioni turistiche – ci ha riferito Saverio Cecchi, presidente di Confindustria Nautica. “Per quanto riguarda porti e approdi della nautica – precisa Assonautica- è la stessa Bolkestein ad escluderli dall’applicazione della normativa comunitaria, ma il Governo, per ragioni a noi ignote, vuole includerle insieme e con le stesse regole che prevede per le spiagge”.

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