Giffoni: Tutti i lungometraggi vincitori

(ANSA) – ROMA, 30 LUG – Dopo la carrellata di lungometraggi
in concorso, i giovani giurati di Giffoni hanno scelto di
premiare le opere che li hanno maggiormente emozionati. I
ragazzi hanno privilegiato le storie intense come il racconto di
una suora coraggiosa e di vite al limite, le paure, le tensioni
di ragazzi cresciuti in fretta, i progetti di cambiamento, le
grandi sfide da superare, i pregiudizi che rendono “invisibili”
ma solo all’apparenza. Vince il premio Gryphon Award come
migliore lungometraggio “Vinski And The Invisibility Powder”
(Finlandia) per la categoria Elements +6. È il film diretto da
Juha Wuolijoki, che racconta l’incontro di un bambino di 10 anni
con un misterioso farmacista che gli dona una bottiglia di
polvere magica, capace di renderlo invisibile, di attraversare i
muri, di aiutare la propria comunità. Per gli Elements +10 vince “Full of grace” (Spagna). Siamo catapultati nell’estate del
1994, attraverso l’opera di Roberto Bueso. Marina, una suora
piuttosto insolita, arriva in un orfanotrofio che rischia di
chiudere. Il film è tratto dalla storia vera del calciatore
spagnolo Valdo. Ad aggiudicarsi il Gryphon Award tra i
lungometraggi in concorso nella sezione Generator +13 è “La
Traviata, my brothers and I” (Francia) del regista francese
Yohan Manca. Una storia toccante: il piccolo Nour sviluppa una
passione per la musica classica, così da poter sentire più
vicina la mamma, da anni in coma. I giurati della sezione
Generator +16 hanno premiato “My brothers dream awake” (Cile)
della cilena Claudia Huaiquimilla dedicato a tutte le vittime
dell’incendio che avvenne nel 2007 in un carcere minorile in
Cile in cui persero la vita 10 ragazzi dai 14 ai 17 anni. Ed
infine i giurati della sezione Generator +18 hanno deciso di
premiare il film “Stay Awake” (USA) di Jamie Sisley storia
autobiografica del regista su due fratelli adolescenti in
lottato per anni affinché la loro amata mamma potesse uscire dal
vortice della tossicodipendenza da farmaci. Per la categoria
GexDoc vince “Lyra” (Irlanda), regia di Alison Millar, ritratto
intimo della giornalista nordirlandese Lyra McKee, sostenitrice
del movimento LBGTQ+, uccisa dai repubblicani dissidenti
irlandesi, nell’aprile del 2019 a 29 anni. (ANSA).
   

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