Fine riprese per il film Il dolore nascosto di Andrea D’Emilio

(ANSA) – ROMA, 26 MAG – Sono terminate a Roma le riprese de
Il dolore nascosto, secondo lungometraggio diretto da Andrea
D’Emilio, già autore del thriller La scelta giusta. Prodotto da
Alberto De Venezia per Ipnotica Film srl, Il dolore nascosto
vede nel cast Loretta Micheloni, Augusto Zucchi, Gianluca
Potenziani, Dafne Barbieri, Valerio Paolucci, Ronald Russo,
Vanessa Marini e la star di Beautiful, Daniel McVicar.
    Giovanna (Micheloni) è una donna sui sessant’anni, alle prese
con il resoconto di una vita: è soddisfatta di quello che ha
fatto? Accanto a lei ci sono suo marito Stefano (Zucchi),
divenuto – dopo una lunga carriera – assessore al Comune di
Roma, e il figlio Michele (Potenziani), pittore squattrinato e
tormentato da angosce esistenziali. Quando Michele arriva a
commettere involontariamente un omicidio, finisce in prigione,
portando la madre, disperata, ad iniziare una discesa agli
inferi nella propria psiche. Una discesa che porterà anche
Stefano a riflettere sulla loro relazione. Riuscirà la donna a
scacciare i fantasmi dalla sua mente e a rimettere insieme i
pezzi di una famiglia distrutta? Il regista dichiara: “Il dolore nascosto è dunque un viaggio
all’interno della mente di una non più giovane figura femminile
alle prese con un bilancio della sua vita. La rottura degli
equilibri, dovuta al gesto tanto involontario quanto tragico del
figlio, la porta a perdere man mano la bussola della sua mente e
dei suoi rapporti personali. Ho voluto indagare con affetto,
sincerità ed empatia per questa donna le piccole sfumature che
racchiudono il ‘perdersi’ di una psiche e che ci raccontano come
la mente possa auto-indursi ad uno smarrimento esistenziale e a
trascinarsi verso la follia”.
    Attualmente in post-produzione, Il dolore nascosto, con
produttore associato Massimo Paolucci e organizzatrice generale
Sara Paolucci, è montato dallo stesso D’Emilio e verrà
distribuito da Alberto De Venezia per Ipnotica Film srl. La
fotografia è a cura di Marko Carbone. (ANSA).
   

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