Fanny Ardant al Bif&st, non c’è felicità senza musica

(ANSA) – BARI, 30 MAR – “Non si può essere felici senza
musica, penso che la musica, qualsiasi tipo di musica, ti
salvi”. Non ha dubbi Fanny Ardant che risponde in modo netto
alla domanda che emerge da ‘Amusia’, il film di Marescotti
Ruspoli, in concorso al Bif&st nella sezione panorama
internazionale che parla di questa sindrome praticamente
sconosciuta che è l’incapacità neurologica di tradurre in suoni
coerenti la musica. Ardant interpreta la mamma di una ragazza
che vive la sofferenza di percepire la musica come rumore
insopportabile ma anche di non riuscire a far capire del tutto
alla sua famiglia e al resto del mondo il suo dramma.
    “E’ una donna molto enigmatica – spiega – nemmeno io l’ho
capita bene. Proprio questo mi è piaciuto del film. Il modo di
parlare, raccontare la storia con zone oscure, questa donna
viveva una sofferenza, una insoddisfazione della vita, forse era
depressa”. “Anche il ragazzo innamorato – continua – ha zone
d’ombra e così il marito di lei e questo fa di questa storia qualcosa di nuovo e sconosciuto”.
    Ardant è al Bif&st anche con un secondo film presentato ieri
sera in anteprima, Couleurs de l’incendie, di Clovis Cornillac.
    Anche in questa storia il suo personaggio ha a che fare con la
musica, perchè interpreta una cantante lirica. “In canto dice
molto più della voce, c’è qualcosa dell’anima, del corpo e dello
spirito, è un’arte maggiore. E’ più facile essere un’attrice
rispetto ad essere una cantante lirica”. (ANSA).
   

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