F1: Hamilton, “ho subito insulti razzisti da bambino”

(ANSA) – ROMA, 23 GEN – Lewis Hamilton parla a lungo del
razzismo che ha sconvolto la sua infanzia. Parlando al podcast
On Purpose, il sei volte campione del mondo di Formula 1
descrive in dettaglio ciò che ha segnato la sua infanzia: “Ero
già vittima di bullismo quando avevo sei anni. All’epoca in
questa particolare scuola, ero sicuramente uno dei tre bambini
di colore e i ragazzi più grandi, più forti e prepotenti mi
prendevano in giro per la maggior parte del tempo”.
    Il pilota della Mercedes ricorda gli insulti razzisti che ha
ricevuto quando era piccolo: “Quando frequenti un corso di
storia e nella storia che ci stavano insegnando non c’erano
immagini di persone di colore. Io mi chiedevo: ‘dove sono le
persone che sembrano me?’ Gli insegnanti mi dicevano: ‘non sarai
mai nessuno’. Ricordo che ero dietro il cortile, in lacrime,
dicendo a me stesso: ‘Non sarò nessuno'”.
    Hamilton sottolinea però che tutto cio’ lo ha reso l’uomo che
è oggi: “Il sistema era contro di me e nuotavo controcorrente.
    Ma sono così grato per il mio passato, perché è quello che mi ha
fatto diventare la persona che sono oggi. All’epoca non mi
sentivo in grado di tornare a casa e parlare con i miei
genitori. Non volevo che mio padre pensasse che non fossi
forte”.
    Hamilton inizia la sua 17a stagione in F1 a marzo e sta
entrando nell’ultimo anno del suo ultimo contratto con la
Mercedes. Ricordano le parole dell’ex pilota brasiliano Nelson
Piquet che nel 2021 durante il Gp di Silverstone definì il
britannico un “piccolo negro”: «È più che una questione di
linguaggio, aveva reagito Hamilton. Queste mentalità arcaiche
devono cambiare e non devono avere posto nel nostro sport. Sono
stato circondato da questi atteggiamenti e preso di mira per
tutta la vita. Ho avuto tutto il tempo per imparare». (ANSA).
   

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