Europa League: in campo alle 21 Roma-Milan e Atalanta-Liverpool DIRETTA

 In campo alle 21 Roma-Milan e Atalanta-Liverpool DIRETTA

“E’ una delle partite più importanti, se non la più importante, della storia dell’Atalanta: ma sono tutte cose che si dicono alla vigilia, in partita bisogna sapersi isolare da queste considerazioni”. Così Gian Piero Gasperini sul quarto di finale di ritorno di Europa League dell’Atalanta contro il Liverpool a Bergamo.
 

“Dobbiamo giocare come se non avessimo vinto 3-0 all’andata, sapendo di dover fare risultato e che l’avversario è battibile – continua l’allenatore nerazzurro -. Siamo contenti di giocare davanti al nostro pubblico una partita di questo valore, in uno stadio che sta prendendo la sua forma definitiva, anche se in Curva Sud non si può ancora sedere nessuno: la cornice conta”.

Gasperini punta tutto sulla mentalità della sua squadra: “Per noi perdere è inaccettabile e in Europa League quest’anno non abbiamo mai perso: andiamo in campo come se dovessimo conquistarci la qualificazione contro una squadra da battere a ogni costo – spiega -. Siamo dentro a tutte e tre le competizioni, compresa la Coppa Italia con la semifinale di ritorno il 24 con la Fiorentina. Abbiamo grande spirito, grande entuasiasmo e anche qualità, visto che sappiamo segnare dei gol. Settimana scorsa abbiamo battuto a casa sua una squadra con una forte identità e di grande valore, imbattuta da tempo e prima in Premier League”.

 Infine, una stoccata che sembra diretta alla Juventus senza nominarla, riguardo alle voci di mercato sul giocatore atalantino più in vista: “Koopmeiners sta giocando con l’Atalanta e lo sta anche facendo molto bene. In questo periodo della stagione ci sono società fuori dalle coppe ed è più facile che escano queste voci – chiude Gasperini -. Magari qualcuno si sta chiedendo se sia ingiusto che l’Atalanta si giochi le semifinali..”. 
   

Pioli da rimonta: ‘Milan ha i mezzi per vincere a Roma’

Passare il turno per conquistare l’unico trofeo internazionale, l’Europa League, che manca alla propria storia. L’obiettivo del Milan di Stefano Pioli è chiaro, ma i rossoneri dovranno ribaltare lo 0-1 dell’andata subito dalla Roma di Daniele De Rossi. Una partita che rappresenta un crocevia fondamentale, uno snodo non solo della stagione ma che, insieme al derby di lunedì prossimo, potrebbe scrivere il futuro dell’allenatore. Il tecnico rossonero deve cancellare l’opaca prestazione dell’andata, simbolo di una stagione a corrente alternata in cui il Milan ha vissuto giornate “on fire” e momenti decisamente meno esaltanti. Pioli, però, è convinto che all’Olimpico i rossoneri si giocheranno le proprie chance di passare il turno. “Ho fiducia nella squadra perché hai i mezzi per vincere. Per vincere dobbiamo difendere bene, soffrire nei momenti in cui ci sarà da farlo. Alleno una squadra matura e responsabile, sanno come interpretare queste gare. Una partita non eccezionale come quella dell’andata non ci ha tolto niente. Dobbiamo giocarla e vincerla”, le parole del tecnico rossonero. E risponde a De Rossi, che aveva parlato di ultima spiaggia ricorda che “sì, per quanto riguarda la partita di domani e per poter andare in semifinale, lo è. Ma noi la Champions League la giocheremo l’anno prossimo e domani faremo il massimo. Le critiche ci saranno sempre, siamo gli stessi che siamo andati in semifinale di Champions”, aggiunge. A far pendere la bilancia dalla parte rossonera dovrà essere il talento di Rafael Leao, stella rossonera criticata nelle ultime uscite e pronto a condurre i suoi verso quello che potrebbe essere il 50° trofeo nella storia rossonera, da alzare sotto il cielo di Dublino il prossimo 22 maggio. Il portoghese, dal canto suo, non si nasconde ammettendo come quella dell’Olimpico siam come “una finale. Giochiamo per il Milan; se facciamo bene siamo felici noi calciatori, il mister e tutti quelli che lavorano qui. Abbiamo l’obiettivo di vincere questa competizione e se ci riusciamo siamo tutti felici. Critiche? Quando sei al Milan funziona così, i nostri tifosi vogliono vincere. Se siamo qui è perché abbiamo qualità”. Ma niente sfida con Dybala perché “siamo forti entrambi. Lui è fortissimo, mi piace, mi dà gioia vederlo giocare perché fa cose diverse. Nel calcio moderno ce ne sono pochi, è una bella persona, dopo la partita mi ha dato la sua maglia e molti consigli”, le sue parole. Un match da dentro o fuori nel quale Pioli non avrà margine di errore. Anche per questo la testa non può ancora andare al derby e alla voglia di rimandare la festa scudetto dell’Inter; niente rotazioni, quindi, in campo andranno i migliori con Maignan a riprendersi la porta dopo l’esclusione col Sassuolo per precauzione, e una difesa in cui l’unico ballottaggio rimane quello tra Gabbia e Thiaw su chi affiancherà Tomori. Bennacer e Reijnders in mezzo e il trio Pulisic, Loftus-Cheek e Leao ad assistere Giroud. Il classico Milan, quindi, per Pioli che spera di trovare quello delle grandi nottate europee per non dire addio troppo presto al sogno di vincere il suo primo trofeo – da allenatore – fuori dai confini italiani.

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