«Donne più forti e consapevoli». Guida per festeggiare l’8 marzo

Quello che celebra le donne quest’anno, è un 8 marzo più consapevole. Sappiamo infatti che, in termini lavorativi, la pandemia ha colpito maggiormente il sesso femminile perdendo in misura maggiore rispetto agli uomini il lavoro e mostrando livelli retributivi più bassi, eppure sono proprio loro ad aver migliorato maggiormente le proprie competenze soft in questa transizione.

Ce lo racconta uno studio condotto da Lifeed, l’EdTech company che attraverso la piattaforma di formazione digitale life-based trasforma le transizioni di vita – come diventare genitori, attraversare una crisi o trovarsi improvvisamente a prendersi cura di qualcuno – in efficaci palestre per la formazione delle competenze soft. Dall’indagine è emerso che il 55% delle donne partecipanti, attraverso la transizione, si è scoperta più forte di quanto pensasse, mentre negli uomini questa scoperta è avvenuta nel 34% dei casi.

In questo anno difficile, le donne si sono scoperte più resilienti (88% degli intervistati), più abili nel prendere decisioni (85%) e con una capacità di visione e di gestione del cambiamento maggiore rispetto agli uomini (88% contro 84%). «Le transizioni di vita portano con sé sempre qualcosa di nuovo. Per le donne, la principale scoperta riguarda la consapevolezza di essere più forti di quanto pensavano» ha dichiarato la fondatrice e Ceo di Lifeed, Riccarda Zezza. Panorama.it l’ha incontrata per parlare del suo progetto e di come sia cambiata la figura della donna a un anno dalla pandemia.

Come nasce il progetto Lifeed?

«Lifeed è un’azienda del settore education technology che nasce dalla mia esperienza di madre e manager. Al mio ritorno al lavoro, ho scoperto, dolorosamente, che la maternità, che per me era energia e progettualità, per la mia azienda era un ostacolo, un problema. Eppure sentivo che proprio in quel momento, attingendo all’esperienza della maternità, stavo affinando alcune preziose competenze soft e ne guadagnavo delle altre. Un’intuizione che, attraverso anni di ricerca, è diventata il metodo di apprendimento del Life Based Learning, centrato sull’idea che “la vita è un master” (se sai come fare). Nel 2014, insieme all’executive coach Andrea Vitullo, ho scritto di questa esperienza nel libro della BUR, “MAAM, la maternità è un master che rende più forti uomini e donne”. Dalla formazione in aula, nel 2016 siamo passati alla creazione di una piattaforma digitale che trasforma esperienze come diventare genitori, caregiver o attraversare un’altra transizione di vita in opportunità per far emergere e migliorare competenze soft. Oggi la formazione aumentata della mia azienda, Lifeed, è utilizzata da oltre 20.000 persone in 70 aziende».

Cos’è cambiato durante la pandemia?

«Possiamo considerare la pandemia un rarissimo caso di transizione collettiva globale, e ci sta insegnando molto. La complessità che era già nelle nostre vite è diventata visibile a tutti attraverso la vicinanza/distanza del lavoro da remoto. L’apparente pausa provocata dall’attesa di un vaccino ha reso evidente a tutti la velocità a cui sta andando il progresso e di conseguenza le nostre vite. Abbiamo capito che le nostre scelte hanno delle conseguenze, e forse stiamo avendo l’occasione di rivedere il senso complessivo delle nostre vite. Un’occasione dolorosa, faticosa e unica».

Quali sono i consigli per affrontare questo periodo?

«Fare spazio e imparare a conoscere le emozioni che esso genera. Le transizioni fanno emergere dei bisogni forti, obbligano ad apprendere moltissime cose nuove, ci spingono a cercare nuove conferme: i nostri percorsi formativi consentono alle persone e alle imprese di trarne forza. Se l’azienda mi vede nella mia interezza, soprattutto in momenti di grande trasformazione, mi sento accettata e più ingaggiata, più pronta e in grado di dare di più. Ma non solo: l’azienda, conoscendo meglio i tratti caratteriali dei propri collaboratori, è in grado di riconoscere e valorizzare talenti anche nascosti, diventa capace di strutturare percorsi di crescita basati su un’ampia conoscenza delle persone. I dati raccolti con la metodologia Lifeed permettono l’analisi della narrazione che le persone fanno di sé: della transizione che stanno vivendo, delle sfide, emozioni e comportamenti, in azienda e fuori, di preferenze e competenze che non emergerebbero rispondendo solo a domande chiuse. Emergendo dal racconto libero, con tutte le sfumature del discorso, i big data rappresentati dalle 350.000 riflessioni dei nostri partecipanti diventano live data, perché sono dati vivi, estrapolati da momenti di vita e aggregati. Per questo più efficaci per la gestione del capitale umano di una organizzazione che vuole prosperare in un presente di cambiamento continuo e accelerato».

Come si differenziano le donne dalla controparte maschile?

«La donne hanno più confidenza con le proprie emozioni, e questo le rende molto capaci di apprendere dalle esperienze di vita: dall’analisi dei dati emersi dai percorsi Lifeed è evidente che le donne anche più degli uomini, in questo periodo di crisi, hanno allenato competenze decisive per il mercato del lavoro. La principale scoperta riguarda la consapevolezza di essere più forti di quanto pensavano, di aver visto emergere una leadership naturale, e di possedere una serie di competenze chiave per il futuro del mondo del lavoro: resilienza, decision making, capacità di visione e di gestione del cambiamento. Un’indicazione importante per gli HR manager e i leader all’interno delle organizzazioni».

Come influisce la maternità sulla coscienza femminile?

«Prima di fondare un’azienda in cui oggi lavorano 40 persone, ho avuto due figli. In tutti e tre i casi ho generato qualcosa che spero cresca più forte di me, che mi sopravviva. L’esperienza della maternità dà alle donne un’opportunità, ma non è l’unica, per scoprire la propria generatività: la propria capacità di fondare progetti da “lanciare nel futuro”. Anche a causa delle molte difficoltà che incontrano nella società italiana di oggi, nelle donne la maternità fa spesso emergere una leadership naturale, che si esprime nella capacità di avere cura e far fiorire gli altri: e l’istinto della cura è essenziale alla sopravvivenza della nostra specie».

Ciò non toglie che ci si può anche permettere qualche regalo o peccato di gola. Alcuni consigli.

Spunti per farsi un regalo o accettarlo

Isole & Vulcani

Il marchio nasce trent’anni fa a Filicudi a Contrada Pecorini Mare. Le caratteristiche che da sempre contraddistinguono il brand sono l’utilizzo esclusivo di cotone organico, il design minimale senza cuciture a taglio vivo e una palette colori che prende ispirazione dai colori delle Eolie: il mare color cobalto, i fondali ricchi e pescosi, i paesaggi aspri ed incontaminati. L’intera produzione è realizzata in cotone 100% organico certificato Gots completamente made in Italy. Sia la realizzazione che la tintura della stoffa hanno un impatto praticamente nullo sull’ambiente.

Atelier Vm

Un insolito luogo dove prendono forma raffinati e insoliti gioielli, un intrigante negozio che ci si sofferma a guardare, uno spazio vissuto e condiviso in nome dell’arte, del cambiamento, della complicità. I gioielli Atelier VM materializzano i doni impercettibili della vita. Frammenti che si traducono in preziose poesie. Questo, il loro piccolo segreto alchemico. Le aziende da cui comprano oro, oltre ad essere sostenibili, sono solo italiane. La stessa cosa vale per le pietre, i tagliatori sono aziende italiane o facenti parte dell’Unione europea. Anche il packaging, disegnato da loro, viene realizzato in India con stoffe e cotoni mentre le scatole sono in cartoncino prodotte in Italia. La scatola che con cui vengono spediti gli ordini online è interamente riciclabile e riutilizzabile.

Manebí

Manebí, un piccolo e delizioso posto a St. tropez, è il luogo dove è nato questo incredibile brand. Tutto è iniziato dall’ispirazione di un gruppo di amici la cui passione per l’estate è seconda solo a quella per i viaggi. «Abbiamo pensato alle classiche espadrillas e le abbiamo reinterpretate per essere le scarpe perfette per ogni nostro viaggio: dal mare alla città e per tutto il mondo in mezzo».

Coin Casa

Passando per tutti gli ambienti della casa, dagli oggetti d’arredo fino alla tavola, Coin Casa esplora una collezione unica nel suo genere che strizza l’occhio all’artigianalità, interpretata in chiave contemporanea.

Malo

Le sfumature materiche, le nuance calde e avvolgenti della terra sono grandi protagoniste della collezione donna di Malo: capi leggeri e morbidi, in tessuti preziosi e naturali come il cotone, la seta e il lino. Un codice stilistico di grande eleganza e senza tempo, così come lo sono tutti i capi creati orgogliosamente in Italia dalle esperte mani delle maestranze della maison fiorentina.

Diptyque

In febbraio, nel sud della Francia, sulle colline del Tanneron nei dintorni di Grasse, le mimose sono in fiore. Il loro manto dorato, carico di sole, si estende a perdita d’occhio, mentre le loro piccole sfere vellutate profumano l’aria di note dolci e leggermente mielate.

Ludovica Mascheroni

Le pillow-bag di Ludovica Mascheroni, azienda italiana specializzata in arredamento e couture di lusso, ricoprono una doppia funzione: in casa come copri cuscino, divenendo elemento di home decor e outdoor come borsa porta plaid o porta oggetti personali. Per la Festa della Donna, Ludovica Mascheroni propone una special edition della sua iconica pillow bag: Joséphine, dedicata a Joséphine de Beauharnais, regina consorte di Napoleone Bonaparte.

Catrice

Le Sfere Viso Raffreddanti by Catrice, si configurano come uno strumento super innovativo, pensato per massaggiare il viso, donando al contempo una meravigliosa sensazione rinfrescante. Il consiglio da pro: utilizzarlo in combinazione con Hydro Plumping Siero Viso dall’effetto idratante e rimpolpante.

Concedersi un peccato di gola

Carlo Cracco su CosaPorto.it

Una dolce sorpresa racchiusa all’interno di questo goloso plumcake al limone dal sapore fresco e vellutato, guarnito con una glassa al cioccolato bianco. Perfetto per un fine pasto goloso o per una merenda ricca di dolcezza.

Lillet

Lillet, l’aperitivo dal gusto inconfondibile, ricercato e versatile, è pensato per le donne intraprendenti, dinamiche, che non hanno timore di esprimere se stesse. Espressione di un’elegante tradizione francese di fine Ottocento, Lillet è realizzato in un piccolo villaggio a sud di Bordeaux – una tra le più famose regioni vinicole francesi –, ed è frutto di una raffinata combinazione di vini francesi e liquori di frutta attentamente selezionati. La Maison, fondata nel 1872, vanta una storia di oltre cento anni.

Festina Lente

Probabilmente Luis Sepulveda, Elena Molini, Banana Yashimoto e tanti altri non si sarebbero mai aspettati che un giorno i loro libri finissero nella cucina di Toanda, chef-lettrice irriverente e appassionata, per essere cotti a puntino e serviti a colazione, a pranzo o a cena. Ma è proprio questo quello che succede da Festina Lente, un bistrot letterario nel cuore della Brianza con un format unico in Italia: qui libri non si trovano soltanto sugli scaffali come una comune libreria, ma addirittura nel piatto, pronti per essere messi sotto i denti e gustati “fino al midollo”, come direbbe il poeta Robert Frost, con la mente e con il palato, da soli o in compagnia, a tutte le ore del giorno e della notte.

Poderi San Pietro

Vino che rappresenta la tradizione di San Colombano al Lambro, ottenuto da vigneti allevati a Guyot su terreno argillo-limoso profondo (140 metri s.l.m.). Vino al bouquet esplosivo con aromi riconducibili ai frutti di bosco, alla ciliegia e all’amarena; ottimo equilibrio e morbidezza, con un tannino mai eccessivamente astringente. Si consiglia servizio a temperatura non eccessiva, per poter apprezzare appieno le sue caratteristiche di equilibrio. Ideale con carne rossa e taglieri di salumi e formaggi.

Enowinery

Una selezione di vini pensati per le donne, il box degustazione “per lei”: dal Prosecco DOC Rosé al Prosecco DOC nell’elegante bottiglia diamantata di VOGA Italia, fino al Lugana DOC Aristocratico. Non possono sicuramente mancare il Pinot Grigio delle Venezie DOC e il Moscato Spumante nelle meravigliosa bottiglie blu e femminili con Gemma di Luna. Per finire con un vino rosso seducente come Lignum Vitis Frappato Shiraz.


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