lunedì, 14 Luglio 2025
Diabete 1 e celiachia, concluso screening 4 regioni pilota

Il diabete tipo1 e la celiachia
rappresentano le due malattie croniche più frequenti tra i
bambini e, proprio per intercettare precocemente queste
patologie, la legge 130/2023 – la prima di questo tipo a
livello internazionale – prevede l’attuazione di uno screening
nazionale apposito. Un esame che funziona, come dimostrano i
primi risultati del progetto pilota D1CeScreen, coordinato dal
ministero della Salute e dall’Istituto superiore di sanità,
presentati oggi nella sede dell’Iss alla presenza del
vicepresidente della Camera Giorgio Mulè, promotore della legge.
I risultati ottenuti nei test svolti nelle quattro regioni
pilota (Campania, Lombardia, Marche, Sardegna), che hanno
coinvolto 5.363 bambini (divisi in tre classi d’età, 2, 6 e 10
anni), raggiunti grazie alla collaborazione di 429 pediatri di
libera scelta, hanno visto una positività allo screening del
diabete di tipo 1 (DT1) pari allo 0,97%, mentre per la celiachia
(MC) la positività al test di screening per la ricerca degli
anticorpi antitransglutaminasi IgA è risultata del 2,8%. Una
positività che però va confermata, per entrambe le patologie,
dai centri clinici di riferimento, in quanto i test di screening
presentano una maggiore percentuale di falsi positivi rispetto
ai comuni test di laboratorio. “Questi dati – sottolineano Marco
Silano e Umberto Agrimi, responsabili dell’Iss del progetto
rispettivamente per il diabete 1 e per la celiachia – sembrano
suggerire una prevalenza degli autoanticorpi contro il diabete
di tipo 1 paragonabile a quella di altri Stati europei, mentre
per quanto riguarda la celiachia è possibile che ci sia un
aumento rispetto alle stime fatte finora, che però potrà essere
quantificato solo con un campione più ampio e dopo la verifica
diagnostica”. Lo studio preliminare “ha analizzato i principali
fattori per l’implementazione dello screening a livello
nazionale – spiegano Silano e Agrimi – evidenziando l’elevata
disponibilità sia dei pediatri di famiglia sia dei laboratori
analitici a partecipare al progetto e ha inoltre mostrato
l’efficacia dello screening nei soggetti asintomatici, favorendo
l’attivazione di programmi di follow-up e interventi terapeutici
tempestivi, con l’obiettivo di prevenire o ridurre
significativamente le complicanze sia a breve che a lungo
termine”.
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