Dallo United al Chelsea, calcio ingkese sogna en-plein in Europa

Mai una nazione ha vinto, con le
sue squadre, le tre principali coppe europee nella stessa
stagione: l’Inghilterra può ancora sognare l’en-plein, dopo aver
ipotecato una finale tutta di casa almeno in Europa League. Se
le possibilità dell’Arsenal – dopo la sconfitta casalinga contro
il Paris Saint Germain – appaiono ridotte al lumicino, gli altri
club inglesi corrono spediti verso l’epilogo più prestigioso. A
cominciare dal redivivo Manchester United che, pur tra le
polemiche, si è imposto d’autorevolezza sul campo dell’Atletico
Bilbao. Di gran lunga la migliore prestazione dei Red Devils
dall’arrivo in panchina di Ruben Amorin. Ma la vittoria nei
Paesi Baschi è stata accompagnata dalle polemiche dei media
spagnoli, critici verso l’espulsione di Daniel Viviam che ha
condizionato pesantemente l’incontro. Nei 10′ successivi al
cartellino rosso sventolato al difensore dei baschi, lo United
ha trovato due volte la via del gol con Bruno Fernandes. Non
senza malizia il giorno dopo i quotidiani spagnoli ricordano
come non sia la prima volta che lo United beneficia di “aiuti”
arbitrali: sia nel ritorno degli ottavi (contro il Real
Sociedad) che in quello dei quarti (contro il Lione) i Red
Devils avevano potuto contare sull’inferiorità numerica degli
avversari. Ma ora – secondo gli allibratori di casa – è proprio
il Manchester United il favorito nella possibile finale
all-english contro il Tottenham. Un derby d’Oltreoceano che
aveva fatto sperare (inutilmente) alcuni tifosi in uno
spostamento di sede, dal San Mames di Bilbao a Wembley, quasi il
doppio più capiente. Nulla fa fare, si giocherà in Spagna.
    L’Inghilterra si potrà però consolare con la prospettiva di
portare nella prossima Champions League fino a sei squadre: le
prime quattro della Premier, la quinta per via del quoziente
Uefa e appunto la vincitrice (più che probabilmente inglese)
della finale di Europa League il 21 maggio. Ma c’è anche il
Chelsea che legittimamente culla sogni di gloria europei dopo il
poker in casa del Djurgaard: la finale di Conference League
contro la vincente tra Betis e Fiorentina appare già una pura
formalità.
   

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