Cyberattacco al sito dell’Eurocamera, rivendicato dagli hacker russi di Killnet

Il sito web dell’Eurocamera è finito nel mirino di un attacco hacker nel giorno in cui il Parlamento europeo ha approvato la risoluzione per riconoscere la la Russia come “stato sponsor del terrorismo”.  Il cyberattacco è stato rivendicato dagli hacker pro-russi di Killnet.

“La disponibilità del sito web dell’Eurocamera è attualmente compromessa dall’esterno a causa di un elevato traffico di rete esterno. Questo traffico è legato a un attacco Ddos (Distributed Denial of Service). I team del Parlamento stanno lavorando per risolvere il problema il più rapidamente possibile”, ha scritto in un tweet il portavoce dell’Eurocamera Jaume Dauch. 
L’intervento del portavoce dell’Eurocamera è avvenuto dopo che, alle 14.30 circa, il wifi nell’edificio che ospita la Plenaria a Strasburgo si è interrotto per diversi minuti. I servizi sono stati poi ripristinati ma il sito dell’Eurocamera ha continuato ad andare a singhiozzo e alcune pagine erano irraggiungibili.

“Killnet, il gruppo pro-russo di hacking, afferma di aver lanciato un attacco DDoS contro il sito ufficiale (@Europarl_EN) del Parlamento europeo. Il sito web è attualmente irraggiungibile dagli Stati Uniti”: lo scrive su Twitter il profilo di BetterCyber, azienda che si occupa di sicurezza informatica, che posta delle immagini prese dal profilo ‘We are Killnet’, in russo. Il gruppo di hacker pro Russia in passato ha colpito con attacchi simili i sistemi di diversi siti di governi, italiani e mondiali, che avevano condannato l’invasione dell’Ucraina. Oltre al nostro paese hanno colpito Estonia, Romania, Norvegia, Usa.

Metsola: “la mia risposta agli hacker russi è ‘slava Ukraini’
“Il Parlamento europeo è sotto un sofisticato attacco informatico. Un gruppo filo-Cremlino ne ha rivendicato la responsabilità. I nostri esperti informatici stanno reagendo e proteggendo i nostri sistemi. Questo, dopo che abbiamo proclamato la Russia come Stato sponsor del terrorismo. La mia risposta: #SlavaUcraini (gloria all’Ucraina, ndr)”. Lo scrive in un tweet la presidente dell’Eurocamera Roberta Metsola.

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