Corsicato, quella Perfetta illusione che ci accomuna

(ANSA) – ROMA, 01 DIC – “Tutti pensano di avere talento, ma
chi può dire se è vero o meno? Nessuno. Questo è un film sulle
ambizioni portate avanti senza tener conto dell’altro, sulle
ambizioni forse senza fondamento che un po’ tutti abbiamo”. Così
Pappi Corsicato racconta all’ANSA il suo ultimo film, PERFETTA
ILLUSIONE, passato fuori concorso al Torino Film Festival e
ispirato anche alle ILLUSIONI PERDUTE di Honoré de Balzac.
    Tra melodramma e thriller, il film racconta la storia del più
classico dei triangoli. C’è Toni (Giuseppe Maggio), ragazzo
semplice che lavora come assistente alla piscina in una Spa di
Milano, e sua moglie Paola (Margherita Vicario), commessa in un
negozio di scarpe con l’ambizione di diventarne titolare. Terzo
personaggio del film, Chiara (Carolina Sala), una ragazza della
Milano bene che per tutta una serie di circostanze entra con
forza dirompente nella vita di Toni. Quest’ultimo, licenziato
dalla Spa, inizia a lavorare con lei in una galleria d’arte
nascondendolo alla moglie che non sa neppure dell’esistenza di
questa donna. Per Toni, insomma, comincia una doppia vita in cui
potrà consumare finalmente la sua voglia di riscatto, ovvero
quella di diventare un artista, un’ambizione che ormai non vuole
più nascondere. Ma qualcosa di imprevisto spariglierà le carte
di questi tre personaggi.
    Il film, accompagnato da suggestive musiche di Brahms, si
apre e si chiude con un uccellino ostinato alle prese con un
sassolino bianco che ritiene essere una mollica di pane,
evidente metafora di realtà e sogno. (ANSA).
   

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